PUBBLICITÁ

Le correnti del Csm si dividono sul procuratore di Roma. Ma alla fine vince la continuità

Ermes Antonucci

Michele Prestipino, a lungo collaborare di Giuseppe Pignatone, nominato come suo successore. Battuti Lo Voi e Creazzo (che potrebbero presentare ricorso). Davigo vota per lui, Ardita e Di Matteo si astengono al ballottaggio

PUBBLICITÁ

A dieci mesi di distanza dall’addio di Giuseppe Pignatone, andato in pensione, la procura di Roma torna ad avere un capo. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha infatti nominato l'aggiunto (e attuale reggente della procura capitolina) Michele Prestipino come nuovo procuratore di Roma. La decisione è giunta al termine di un percorso a dir poco accidentato. La procedura era infatti stata azzerata dopo lo scandalo, nato dall’indagine di Perugia sulle presunte nomine pilotate, che aveva travolto Palazzo dei Marescialli. Uno scandalo incentrato proprio sulle manovre che sarebbero state messe in piedi da membri togati e politici per condizionare, tra le altre cose, anche la scelta del successore di Pignatone.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


A dieci mesi di distanza dall’addio di Giuseppe Pignatone, andato in pensione, la procura di Roma torna ad avere un capo. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha infatti nominato l'aggiunto (e attuale reggente della procura capitolina) Michele Prestipino come nuovo procuratore di Roma. La decisione è giunta al termine di un percorso a dir poco accidentato. La procedura era infatti stata azzerata dopo lo scandalo, nato dall’indagine di Perugia sulle presunte nomine pilotate, che aveva travolto Palazzo dei Marescialli. Uno scandalo incentrato proprio sulle manovre che sarebbero state messe in piedi da membri togati e politici per condizionare, tra le altre cose, anche la scelta del successore di Pignatone.

PUBBLICITÁ

  

Nonostante l’imbarazzo provocato dalla vicenda e gli auspici di rinnovamento, però, la nomina di Prestipino è stata caratterizzata dalla tradizionale spaccatura tra le varie correnti, ognuna impegnata a sostenere il proprio candidato nella corsa tra il procuratore aggiunto della Capitale, il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e quello di Firenze Giuseppe Creazzo. Prestipino ha infatti vinto al ballottaggio, dopo che nella prima votazione nessun candidato aveva ottenuto la maggioranza. Il nuovo procuratore di Roma ha prevalso con 14 voti, contro gli 8 di Lo Voi. Hanno votato per lui tutti i cinque togati di Area e i tre di Unicost (che inizialmente avevano sostenuto Creazzo, escluso dal ballottaggio), tre consiglieri di Autonomia e Indipendenza (Piercamillo Davigo, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe), due laici del M5s, Alberto Maria Benedetti e Fulvio Gigliotti, e il pg della Cassazione Giovanni Salvi.

  

PUBBLICITÁ

A favore di Lo Voi, invece, hanno votato i tre togati di Magistratura Indipendente, il primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone, i due laici di Forza Italia Michele Cerabona e Alessio Lanzi, e il laico del M5s Filippo Donati. Da notare la spaccatura emersa all’interno della corrente di Davigo, con Ardita e Di Matteo che al voto finale si sono astenuti. La nomina di Prestipino si pone nel solco della continuità, visto che il nuovo procuratore è stato stretto collaboratore di Pignatone, prima a Reggio Calabria e poi nella Capitale. Sull’investitura aleggia però il rischio di un ricorso al Tar da parte dei due sconfitti, che formalmente disponevano di più titoli. 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ