Hannes Halldorsson, portiere e regista islandese (foto LaPresse)

Il portiere con la cinepresa

Leo Lombardi
Storia breve del nazionale islandese Hannes Halldorsson, che ieri ha negato la vittoria a Ronaldo&Co. e che dopo la competizione tornerà all'altro lavoro della sua vita, quello di regista di videoclip e documentari.

In Svezia hanno sospeso il campionato, in Islanda vanno avanti come nulla fosse. Come se non esistesse un Europeo da disputare. Ma da quelle parti non è un problema, tra i 23 convocati dal ct Lagerback non ne trovi uno tesserato per una delle 12 squadre dell'isola: cancellati eventuali conflitti di interessi tra nazionale e club. Tutti seri professionisti all'estero, compreso chi - come Hannes Halldorsson - ha deciso di convertirsi definitivamente al calcio ormai trentenne. Lui è il portiere dell'Islanda e lì sta fino al 2013, esclusa una sola partita in Norvegia (al Brann).

 


Hannes Halldorsson durante la partita di ieri contro il Portogallo (foto LaPresse)


 

Gioca e lavora, con una passione per il cinema, alternandosi tra pali e macchina da presa. Non parliamo di produzioni da festival, ma di videoclip (quello che presenta l'Islanda all'Eurofestival 2012) e documentari: in uno racconta la vita quotidiana della nazionale da un punto di vista privilegiato. Ma ci sa fare, e tanto basta perché il suo capo alla Sagafilm, a Reykjavik, gli prometta di conservargli il posto per quando tornerà. Nel frattempo l'Islanda debutta obbligando il Portogallo a un inatteso pareggio, Halldorsson si mette in mostra con interventi poco ortodossi, ma efficaci. E viene da sorridere a cosa scriveranno quando farà la prima cavolata: il suo sogno è girare un film horror…