Si eleggono le amministrazioni di Madrid, Barcellona e altre grandi città, nonché di dodici regioni su diciassette. Sarà una prova generale in vista delle politiche di fine anno: ci sono tutti gli elementi perché finisca per prevalere la destra
Le elezioni municipali e regionali di domani in Spagna sono il trailer del vero big show, ovvero le elezioni politiche di fine anno. In questa tornata i cittadini voteranno per il rinnovo delle amministrazioni di tutti i comuni (e quindi anche Madrid, Barcellona e le altre grandi città) e di molte regioni (dodici su diciassette). E dai risultati complessivi si cercherà di capire se in autunno il premier socialista Pedro Sánchez ha qualche possibilità di poter rinnovare la cosiddetta “coalición Frankenstein” – ovvero la risicata maggioranza patchwork di partiti minori con l’appoggio della quale guida la Spagna dal 2018 – o se il Partito popolare di centrodestra è destinato ad andare al potere, piegandosi però a un’alleanza con i sovranisti populisti di Vox.
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