Bruxelles. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha deciso di puntare su Sure nella riposta dell'Ue all'Inflation reduction act (l'Ira) dell'Amministrazione Biden, anche a costo di creare una frattura tra i ventisette stati membri per l'opposizione di Germania, Paesi Bassi e altri paesi frugali. Uno strumento di debito comune ispirato dal programma Sure, che era servito durante la pandemia di Covid-19 per fornire prestiti agli stati membri per finanziare meccanismi come la cassa-integrazione, è una delle proposte su cui la Commissione dovrà lavorare rapidamente per reagire all'Ira, secondo la bozza delle conclusioni che sarà discussa al Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio. Per garantire “solidarietà”, i capi di stato e di governo invitano “la Commissione e il Consiglio a portare avanti il lavoro basandosi in particolare sul successo del programma Sure”, si legge nella bozza inviata il 23 gennaio agli stati membri, di cui il Foglio è entrato in possesso. L'Ira dell'Amministrazione Biden è un programma da 380 miliardi di dollari di sussidi e sconti fiscali per la transizione verde ed energetica. Francia e Germania stanno spingendo la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ad approvare un allentamento massiccio delle regole sugli aiuti di stato dell'Ue per offrire sussidi e sconti fiscali alle loro imprese e scongiurare il rischio che spostino produzione e investimenti negli Stati Uniti. Con un programma stile Sure si dovrebbe garantire la parità di condizioni dentro il mercato unico per quei paesi – piccoli o indebitati – non hanno lo spazio fiscale per lanciarsi in un piano di aiuti di stato massicci.
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