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editoriali

Al G20 di Bali la Russia ha perso

Redazione

La dichiarazione finale è un successo per l’occidente: il solo fatto che la parola “guerra” sia menzionata è una vittoria

La bozza di dichiarazione del G20 di Bali, che dovrebbe essere adottata oggi dai leader, rappresenta un successo per la diplomazia occidentale. Nonostante la Russia abbia partecipato attivamente ai negoziati e i tentativi della Cina di annacquare il testo, dalla dichiarazione finale emerge una condanna chiara dell’aggressione di Vladimir Putin contro l’Ucraina. Il solo fatto che la parola “guerra” sia menzionata è una vittoria, dato che nelle trattative Pechino si era detta contraria. Non solo viene citata la risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu del 2 marzo, ma anche una parte sostanziale del dispositivo (“deplora nei termini più forti l’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina e chiede il ritiro completo e senza condizioni”).

C’è il riconoscimento che il conflitto “sta causando immensa sofferenza umana e esacerbando fragilità esistenti nell’economia globale” (calo della crescita, aumento dell’inflazione, perturbazioni alle catene di approvvigionamento, insicurezza energetica e alimentare e rischi per la stabilità finanziaria). “L’uso o la minaccia di armi nucleari è inammissibile”, dice la bozza. La dichiarazione riconosce che ci sono “valutazioni diverse” della situazione e delle sanzioni e riconosce che il G20 “non è il forum per risolvere problemi di sicurezza”. Ma il pronunciamento è chiaro: “L’era di oggi non deve essere quella della guerra”. Quest’ultima formula era stata utilizzata dal premier indiano, Narendra Modi, nel suo incontro con Putin al vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai di metà settembre a Samarcanda, il primo in cui il presidente russo è apparso isolato anche dai suoi tradizionali amici. L’India ha contribuito a spostare i non allineati verso l’occidente e la Cina non ha messo un veto che avrebbe affossato il testo. La richiesta dell’Ucraina di cacciare la Russia dal G20 è stata rigettata. Ma a giudicare dalla bozza di dichiarazione quello di Bali è stato un G19 contro 1.

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