Foto Ap, via LaPresse

Cosa sappiamo dell'attentato a Istanbul

Una bomba è esplosa in una via del centro della città turca e ha provocato sei morti e decine di feriti. L'attentatore è stato arrestato, ha detto il ministro dell'Interno, che accusa il Pkk. Nessuno ha ancora rivendicato l'attentato

Domenica, attorno alle 16:20 ora locale, una bomba è esplosa in una strada commerciale molto frequentata nel centro di Istanbul, l'Istiklal Caddesi, provocando sei morti e ottanta feriti. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha definito quanto accaduto come "un vile attentato terroristico". Nella notte il ministro dell'Interno Soumeylan Soylu ha dichiarato all'agenzia ufficiale di Anadolu che la persona che avrebbe piazzato la bomba è stata presa e ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) di essere il mandante dell'attentato: "Secondo le nostre conclusioni, l'organizzazione terroristica del Pkk è responsabile dell'attacco". Non è ancora noto però chi sia l'attentatore e se si tratti della donna accusata nella giornata di domenica da Erdogan di essere l'autrice materiale della strage. 

 

Nessuna organizzazione però ha finora rivendicato la responsabilità dell'esplosione.

 

Il presidente turco ha promesso che "i tentativi di intrappolare la Turchia e la nazione turca nel terrore non saranno raggiunti né oggi né domani".

 

Gran parte dei leader dell'Ue ha espresso parole di condanna e vicinanza con il popolo turco. “Notizie orribili da Istanbul”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, offrendo le condoglianze alle vittime dell'esplosione: “Tutti i nostri pensieri sono rivolti a coloro che stanno attualmente rispondendo e ai cittadini della Turchia in questo momento molto angosciante”.

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