Una struttura del servizio ferroviario ucraina, colpita da un attacco missilistico russo a Kyiv, domenica 5 giugno (LaPresse) 

◉ LA GIORNATA

Guerra in Ucraina. La Farnesina convoca l'ambasciatore russo in Italia Nuove armi a Kyiv da Spagna e Regno Unito

Il ministero degli Esteri chiama Razov e respinge le accuse russe verso i media italiani: "Nessuna campagna anti Mosca". Zelensky visita il Donbas, mentre prosegue l'offensiva nel sud-est ucraino. Ieri missili anche sulla capitale. Lavrov annulla la visita a Belgrado. Media russi: accordo Mosca-Kyiv-Ankara per esportare il grano. Kuleba: "Impossibile fidarsi di Putin"

Giorno 103 dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. La giornata, in breve:

  • Zelensky ha visitato ieri il Donbas le regioni di Luhansk e Donetsk e la regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina orientale
  • Sull'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato "non cambieremo il nostro atteggiamento finché le nostre aspettative, che abbiamo dichiarato ai nostri interlocutori, non saranno soddisfatte". Lo ha detto il ieri presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenendo a un evento del suo partito, l'Akp. In particolare, secondo il quotidiano Expressen, la Turchia chiede che il ministro della Difesa svedese Peter Gultqvist venga rimosso. Nel 2011, il ministro aveva pronunciato parole di sostegno verso il Pkk e il leader Abdullah Ocalan, che Ankara considera terroristi
  • Spagna e Inghilterra forniranno nuove armi a Kyiv
  • Si combatte ancora a Severodonetsk. "I russi controllavano il 70% di Severodonetsk, ma nel giro di due giorni sono stati respinti, ora la città è divisa a metà. Gli occupanti hanno perso un numero enorme di personale, otto russi sono stati fatti prigionieri", secondo il governatore di Lugansk Serhiy Gaidai
  • Nella giornata di ieri la Russia è tonata a colpire Kyiv, la capitale è stata oggetto di alcuni attacchi missilistici. Bombardamenti anche a Kharkiv 

 


Pechino: Washington abbandoni "diplomazia della coercizione"

Gli Stati Uniti dovrebbero accantonare "la diplomazia della coercizione", cessare ogni forma di ingerenza negli affari interni degli altri paesi e non costringere i governi a "schierarsi". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri della Cina, Zhao Lijian. Il portavoce ha condannato la politica statunitense nell'arena internazionale, puntando il dito contro "la repressione senza scrupoli" della multinazionale cinese Huawei - sanzionata da Washington poiché accusata di trafugare dati sensibili per conto del governo - e la pratica di "forzare i Paesi a scegliere da che parte stare nel quadro della guerra in Ucraina". La Cina "è pronta a cooperare con tutti i Paesi sostenitori della giustizia per contrastare questa pratica a livello mondiale", ha sottolineato Zhao.


 

Zelensky: a Severodonetsk resistiamo, ma i russi sono più potenti
 

Le forze armate ucraine stanno resistendo a Severodonetsk, nella regione di Luhansk, ma le truppe russe sono piu' potenti. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

"Stiamo tenendo la situazione. Gli occupanti sono di più, sono più potenti, ma penso che abbiamo comunque tutte le possibilità di combattere in questa direzione", ha affermato il presidente ucraino. Secondo Zelensky, la situazione meno problematica è in direzione di Kharkiv, dove le truppe di Kyiv stanno gradualmente liberando tutti gli insediamenti. Allo stesso tempo la situazione nella regione di Zaporižžja è "la più minacciosa" a causa delle intenzioni delle truppe russe di occupare anche la parte centrale della regione.


 

Kuleba: anche sul grano, impossibile fidarsi di Putin
 

Il presidente russo, Vladimir Putin, sostiene "che non utilizzerà le rotte commerciali per attaccare Odessa" ma "questo è lo stesso Putin che ha detto al cancelliere tedesco Scholz e al presidente francese Macron che non avrebbe attaccato l'Ucraina, giorni prima di lanciare un'invasione su vasta scala del nostro Paese". Lo scrive il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, su Twitter. "Non possiamo fidarci di Putin, le sue parole sono vuote", ha aggiunto.

L'intervento del ministro ucraino arriva dopo le indiscrezioni rilasciate dai media russi, secondo cui ci sarebbe un accordo per la creazione di corridoi per il grano in uscita dal porto di Odessa.  


 

Governatore Kharkiv, 3 morti e 10 feriti per bombardamenti russi

Sarebbe di almeno tre morti e dieci feriti il bilancio degli ultimi bombardamenti russi nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina orientale. Lo ha dichiarato il governatore della regione di Kharkiv, Oleh Synehubov, sul proprio canale Telegram. Synehubov ha poi aggiunto che le forze di Mosca hanno intensificato i bombardamenti delle aree residenziali nella regione ed hanno attaccato le truppe ucraine vicino a Izyum, ma non hanno avuto successo e sono state costrette a ritirarsi subendo perdite.


 

Ambasciatore russo convocato alla Farnesina

Il segretario generale del ministero degli Esteri, l'ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su istruzione del ministro Luigi Di Maio, di concerto con Palazzo Chigi, l'ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergej Razov.

È quanto si legge in una nota della Farnesina. L'ambasciatore Sequi ha respinto con fermezza le accuse di amoralità di alcuni rappresentanti delle istituzioni e dei media italiani, espresse in recenti dichiarazioni dal ministero degli Esteri russo. Il segretario generale della Farnesina ha inoltre rigettato le insinuazioni relative al presunto coinvolgimento di media del nostro Paese in una campagna anti-russa. L'ambasciatore Sequi ha rinnovato la condanna per l'ingiustificata aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa.

Il diplomatico italiano ha inoltre ribadito l'auspicio del governo italiano che si possa giungere presto a una soluzione negoziata del conflitto su basi eque e di rispetto della sovranità ucraina e dei principi del diritto internazionale. Ha infine sottolineato l'importanza di definire rapidamente un'intesa per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini al fine di evitare gravi conseguenze per la sicurezza alimentare globale.
 

 


 

Media russi: accordo tra Mosca, Kyiv e Ankara per corridoio sul grano

Mosca avrebbe concordato con Kyiv e Ankara un corridoio per il grano ucraino in uscita da Odessa. Lo riporta il giornale russo Izvestija, secondo cui i militari turchi smineranno le acque nei pressi del porto di Odessa e scorteranno le navi in ​​acque neutrali.

Secondo il quotidiano russo, questo schema sarebbe stato concordato solo per Odessa. Al momento non ci sono ancora conferme da parte ucraina.



Nuovo attacco russo a Severodonetsk

L'esercito del Cremlino continua ad attaccare Severodonetsk, lanciando missili contro le città vicine di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. Lo ha detto lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino nel suo aggiornamento sulla guerra. Le truppe russe, spiegano da Kyiv, hanno sparato contro le unità ucraine che difendevano Severodonetsk con mortai e artiglieria, danneggiando le infrastrutture nelle città di Metolkino, Borivske, Ustynivka e Toshkivka. Le forze russe stanno anche bombardando le infrastrutture civili degli insediamenti di Chernihiv e Sumy, aggiungono i vertici militari ucraini.
 


Spazio aereo chiuso alla Russia: Lavrov annulla visita a Belgrado

La visita del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Belgrado, in programma oggi e domani, è stata annullata per via della chiusura dello spazio aereo al velivolo del ministro da parte dei Paesi confinanti con la Serbia. Ieri il quotidiano serbo "Vechernje Novosti" aveva riferito che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro si sono rifiutate di fornire un corridoio di transito per l'aereo di Lavrov. Ieri sera la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha confermato che al ministro è stato negato l'ingresso nello spazio aereo dei paesi confinanti con la Serbia. "La delegazione avrebbe dovuto tenere colloqui a Belgrado, ma i paesi membri dell'Ue e della Nato hanno chiuso il loro spazio aereo. Questo è un altro canale di comunicazione chiuso", ha affermato Zakharova, citata dall'agenzia di stampa "Tass


 

Spagna e Regno Unito aumentano le forniture militari a Kyiv

Spagna e Regno Unito aumentano le forniture militari alle forze armate ucraine. Secondo quanto riporta El Pais il governo di Madrid avrebbe raggiunto un accordo con la Germania per l’invio in Ucraina di carri armati Leopard 2 di produzione tedesca. Si tratterebbe di veicoli datati (fine anni ’90) ma comunque superiori ai corazzati sovietici che sono stati inviati fino ad oggi. Oltre ai Leopard (si parla di 40 unità), la Spagna fornirà anche missili antiaerei a corto raggio Aspide. In entrambi i casi le forze armate spagnole provvederanno a impartire ai soldati ucraini l’addestramento necessario attraverso un programma accelerato che si terra in Lettonia.
Il Regno Unito ha invece acconsentito a spedire nel paese i lanciarazzi multipli M270, dello stesso tipo di quelli che saranno forniti dagli americani. Secondo la Bbc inizialmente verrano inviate inizialmente tre unità ma non è chiaro in totale quanti sistemi saranno forniti a Kyiv.

Ieri il presidente russo Vladimir Putin aveva avvertito l'occidente che, in caso di nuovi rifornimenti, "la Russia ne prenderà atto e colpirà strutture finora risparmiate dalla guerra".  Per il leader del Cremlino, consegnare altre armi ha l'unico obiettivo di "estendere il conflitto il più possibile". 

 


 

Il 60 per cento della regione di Zaporižžja controllata dai russi

Quasi il 60 per cento della regione di Zaporižžja, nell'Ucraina sud-orientale, è occupato dalle truppe russe. Lo ha affermato il governatore della regione, Oleksandr Starukh, durante un incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Starukh ha spiegato che i russi hanno distrutto oltre 2.700 siti infrastrutturali nella regione e che 77 tra città e villaggi sono senza elettricita' a causa dei combattimenti.


 

Kyiv: Forze russe si stanno raggruppando nel Mar Nero

La Russia sta raggruppando le forze della flotta nel Mar Nero, portando alcune navi in Crimea. Lo ha dichiarato questa mattina il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, sul proprio canale Telegram, precisando che la Russia può disporre di 12 missili da crociera navali nella regione. "Le navi della flotta del Mar Nero continuano a riorganizzarsi. Attualmente, il nemico ha lasciato una nave e un sottomarino equipaggiati con missili da crociera e diverse grandi navi da sbarco nel Mar Nero. Rimane il rischio di uno sbarco navale, ma finora i preparativi del nemico per la fase attiva dell'operazione non sono visibili", ha affermato Bratchuk

 

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