L'allenatore dei Warriors Steve Kerr sulla strage di bambini in Texas

Prima della partita della finale playoff della Western Conference di Nba il coach dei Golden State Warriors decide di non parlare di basket. "Ne ho abbastanza! Siamo ostaggio di 50 senatori a Washington" dice. Nella sparatoria nella scuola di Uvalde sono morti 19 studenti e due insegnanti

La strage di bambini nella scuola di Uvalde, in Texas, ha provocato una reazione indignata anche tra tanti protagonisti dello sport americano, tra i quali anche il coach dei Golden State Warriors, Steve Kerr, che prima della partita della finale playoff della Western Conference di Nba si è rifiutato di parlare di basket e, visibilmente commosso, ha invece puntato il dito contro chi a Washington si rifiuta di votare leggi più severe sul controllo delle armi. "Oggi qualsiasi domanda sul basket non ha importanza - ha esordito -. Quando faremo qualcosa? Sono stanco di fare le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori". Kerr ha riservato le critiche più dure ai membri del Senato americano che si sono rifiutati di votare una legge per controlli più severi dei precedenti per i possessori di armi: "Siamo tenuti in ostaggio da 50 senatori a Washington".
 

 

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