"Draghi è la persona più potente d'Europa", secondo Politico

Redazione

La classifica annuale del sito, che spera in un "trio centrista" in Ue, con il premier italiano alleato a Scholz e a Macron. Anche il Financial Times contro l'ipotesi di una sua nomina al Colle

Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, è la "persona più potente d'Europa" nella classifica annuale di Politico.eu delle persone più influenti del continente. 

   

"L'ex capo della Banca centrale europea ha guidato con mano ferma la politica nazionale di Roma, mantenendo il paese in equilibrio mentre cerca di uscire dalla pandemia e allo stesso tempo di regolare le sue vele con una serie di riforme economiche", scrive il sito, che definisce Draghi il "tecnocrate politico".

   

"Non allineato a nessun partito, Draghi sta governando l'Italia da tecnocrate, prestando la sua significativa gravitas a un paese che da tempo si trova sotto il suo peso nell'arena europea", aggiunge Politico. I termini latini di "gravitas" e "auctoritas" erano già stati utilizzati da un'autorevole osservatore nei confronti di Draghi:  il columnist di Bloomberg Andreas Kluth aveva scritto che dopo Merkel, sarebbe toccato al premier italiano guidare l'Europa.

  

"Sin dalla Brexit", prosegue Politico, che concorda - in definitiva - con la visione di Kluth, "all'Unione europea è mancato un terzo attore di potere per contrastare Parigi e Berlino. Con Draghi, l'Italia ha un leader che può trascinare il paese nel cuore degli affari europei e l'uscita di scena del cancelliere tedesco Angela Merkel gli apre uno spazio come leader de facto dell'Ue, per lo meno sugli affari economici".

   

"Ciò sarà particolarmente vero se Draghi riuscirà a cementare un'alleanza di lavoro con il presidente francese Emmanuel Macron e il successore della Merkel Olaf Scholz, creando un trio centrista che potrebbe cambiare drasticamente il modo in cui l'Europa va avanti", scrive il sito, schierandosi così - tra le righe - più con l'ipotesi di Draghi a palazzo Chigi invece che al Quirinale. 

    

Ieri anche il Financial Times, che quest'estate lo aveva incoronato come l'unico in grado di mettere in piedi "un governo che funziona", è tornato a occuparsi di Italia e ha espresso un giudizio critico sull'ipotesi di Draghi al Colle. "La prospettiva che l'ex capo della Banca centrale europea si faccia da parte come primo ministro italiano per assumere la presidenza minaccia di far precipitare il paese nell'instabilità politica". Il quotidiano economico britannico cita non meglio precisati "funzionari e analisti" e sostiene che, "senza Draghi, sia improbabile che l'amministrazione sopravviva nella sua forma attuale". Nel 2022 il Parlamento dovrà affrontare la riforma fiscale, fa notare il Ft, nonché quella delle pensioni e del mercato del lavoro e ciò causerà litigi fra i partiti: "Draghi è l'unico che può tenere a freno questa situazione".

  

Politico non nasconde poi alcune difficoltà: "Senza un gruppo politico proprio, si trova al di fuori delle grandi famiglie politiche europee ed è escluso dai loro incontri pre-vertice. 'È un fantastico generale, ma un generale senza truppe', ha detto un diplomatico dell'Ue a Bruxelles".

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