In America

Il conduttore Chris Cuomo è stato sospeso a tempo indefinito dalla Cnn

Paola Peduzzi

Difendeva suo fratello o lo aiutava a insabbiare le molestie sessuali dell'ex governatore di New York? L'emittente decide di togliere Chris Cuomo dal video, dopo che il procuratore di New York ha pubblicato le sue mail e messaggi

Chris Cuomo è stato sospeso a tempo indefinito dalla Cnn, l’emittente per cui lavora dal 2013 e di cui è uno dei volti più conosciuti: il suo programma delle nove di sera è spesso il più visto di tutta la giornata. Cuomo, cinquantunenne figlio e fratello di due governatori di New York, era già stato sospeso dalla Cnn quando aveva reso noto lui stesso di aver aiutato il fratello Andrew a difendersi dalle accuse di molestie. Il punto di disaccordo, in  questo romanzo sui Cuomo, sta qui: Chris dice “aiutare nella difesa”; gli altri, i procuratori e la stessa Cnn, dicono “aiutare nell’insabbiare” le molestie sessuali del fratello.

   

Andrew Cuomo si era dimesso ad agosto in seguito a un’indagine guidata dal procuratore generale di New York, l’agguerrita Letitia James, con quasi duecento testimonianze e migliaia di documenti visionati, tra cui mail e fotografie, e l’inequivocabile conclusione: il governatore aveva molestato sessualmente molte donne, tra cui anche sue dipendenti. Secondo l’accusa (il processo si è appena aperto), Cuomo aveva  provato a toccare, baciare e abbracciare diverse donne, aggiungendo commenti definiti  “umilianti, offensivi e inopportuni” da chi li aveva ricevuti. In più il suo staff si era anche cercato di vendicare contro chi aveva deciso di denunciare le molestie, e così si era creato un ambiente “ostile”.

   

Chris Cuomo aveva detto fin da subito di aver aiutato Andrew a difendersi: ai suoi telespettatori aveva spiegato di non essere “un consigliere” ma semplicemente “un fratello”. La Cnn aveva detto di aver parlato con il proprio conduttore e di aver ricevuto da lui garanzie sul fatto che il coinvolgimento fraterno non sarebbe risultato un problema per l’emittente.

    
Lunedì l’ufficio della James ha rilasciato documenti, con mail e messaggi privati, che mostrano un gran coinvolgimento di Chris, in termini che lui, secondo l’accusa, non aveva spiegato e di cui la Cnn stessa non era a conoscenza. Per aiutare il fratello, l’anchorman aveva dato consigli sulle dichiarazioni da fare, aveva chiamato giornalisti e direttori amici dei giornali che ospitavano le interviste alle ragazze molestate, aveva cercato di ottenere informazioni su quel che sarebbe stato pubblicato in modo da preparare il fratello e una difesa più accurata.

  

Nei documenti della James, Cuomo spiega di aver cercato di avere informazioni sugli articoli in uscita non per condizionarli né per censurarli ma per capire quale strategia di difesa attuare. Dice anche di non aver detto nulla alla Cnn perché non stava facendo pressioni, era solo una persona “interessata”, e questo lo aveva detto chiaramente ai suoi capi: prima la famiglia, poi il lavoro.

  

La redazione della trasmissione di Cuomo martedì stava lavorando alla puntata della serata quando è arrivata la dichiarazione della Cnn che annunciava la sospensione: non c’è un termine, si stanno facendo “ulteriori valutazioni”, ma intanto è stato cambiato il palinsesto e già martedì sera la trasmissione di Anderson Cooper è andata avanti due ore più del previsto per coprire l’assenza di Cuomo. Brian Stelter e Oliver Darcy, che si occupano di media presso la Cnn, hanno raccolto le reazioni dei propri colleghi e degli spettatori: i primi sono indignati, dicono di essere stati messi in cattiva luce e che questo comportamento inappropriato ha un effetto negativo per tutti. Gli spettatori invece sono per lo più dispiaciuti: amano Chris Cuomo, sanno che è il fratello dell’ex governatore, ma non per questo pensano di dover fare a meno del suo lavoro.

   

Molti commentatori conservatori hanno festeggiato la sospensione, altri hanno invece detto che la sospensione non è sufficiente: Chris Cuomo dovrebbe essere licenziato, due Cuomo cancellati sono meglio di uno.
  

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  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi