I cinesi copiano già (con investimenti massicci) il metaverso di Zuckerberg

Priscilla Ruggiero

Alibaba e altri colossi nella corsa alla nuova idea tecnologica

Dopo il lancio di “Meta”, la corsa al metaverso è arrivata anche in Cina. Nell’ultimo mese le Big Tech cinesi stanno investendo sempre di più sul concetto di metaverso, registrando una serie di marchi relativi al mondo virtuale. Secondo un rapporto di Bloomberg Intelligence, il mercato del metaverso potrebbe valere 800 miliardi di dollari entro il 2024; quindi, diventare leader nel mercato di questa tecnologia potrebbe consentire alle aziende di posizionarsi come leader del mondo virtuale. E questo i cinesi lo hanno capito. Già a settembre il gigante digitale   Tencent aveva presentato la richiesta di registrazione di quasi 100 marchi relativi al metaverso, tra cui “QQ Metaverse”, “QQ Music Metaverse” e “Kings Metaverse”. ByteDance, (la compagnia di TikTok) il mese scorso ha acquisito “Pico Interactive”, una società di realtà virtuale del valore stimato dal  South China Morning Post di 772 milioni di dollari. L’ultimo nella corsa è il leader dell’e-commerce cinese Alibaba, che avrebbe depositato già tre marchi: “Ali Metaverse”, “Taobao Metaverse” e “DingDing Metaverse”.

 

In vista dell’11 novembre – il “Singles day”, un black friday alla cinese – è proprio Alibaba ad aver lanciato sulla propria piattaforma una sezione già “metaverso”, utilizzato come espediente di marketing: si chiama “Metaverse Art Exhibition” ed è una specie di collezione d’arte virtuale presente nell’applicazione per lo shopping di Alibaba, Taobao. Entrando nella “mostra”, si viene accolti dalla curatrice AYAYI, un idolo virtuale meta-umano, “un’identità virtuale altamente realistica” – il suo profilo era comparso ad inizio settembre sui social cinesi ed ha già raggiunto 513,000 followers. AYAYI svolge il ruolo di consulente per gli acquisti nell’app e ti accoglie così: Ciao, benvenuto nel metaverso. Uno spazio virtuale dove sono presenti oggetti da collezione NFT (Non-Fungible Token), ovvero opere d’arte digitali uniche, non replicabili e non sostituibili poiché dotate di un certificato di autenticità e unicità rilasciato grazie alla  tecnologia blockchain.

 

Nel metaverso di Alibaba quindi, è possibile acquistare beni come vestiti, cosmetici, accessori, macchine, tutto completamente virtuale e sponsorizzato da brand di lusso internazionali. I clienti posso interagire direttamente con il prodotto presente nella galleria: per esempio il marchio Burberry ha presentato un’animazione 3D della sua mascotte cervo che indossa una sciarpa digitale in edizione limitata. Una volta comprata, la sciarpa, unica e diversa per ogni persona, sarà presente nel proprio metaverso. Così, mentre Pechino intensifica le misure su videogiochi e sull’utilizzo di internet per i minori, i giganti cinesi del digitale non sembrano volersi fermare in questa corsa al metaverso. “Questo è un salto da  cambiamento quantitativo a  cambiamento qualitativo. Ciò significa che online e offline diventeranno una cosa sola.  Il fisico e il digitale si fonderanno”, aveva detto nel 2019 Ma Huateng, fondatore del colosso digitale Tencent.