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EDITORIALI

Gli hacker russi in Germania hanno l’imbarazzo della scelta

Redazione

Berlino denuncia interferenze russe prima del voto. Ma con chi sta Putin?

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La Germania ha accusato la Russia di aver organizzato una serie di attacchi informatici per destabilizzare la campagna elettorale tedesca e interferire nel risultato delle elezioni che si terranno il 26 settembre. Non è la prima volta che dal governo tedesco vengono rivolte accuse simili nel confronti del Cremlino, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha accusato Mosca di un attacco informatico al Bundestag avvenuto nel  2015, durante il quale gli hacker hanno preso di mira le mail dei deputati. La cancelliera aveva detto di avere “prove concrete”. Lo stesso sistema sarebbe stato utilizzato adesso, per accedere alle mail di sedici deputati. Queste elezioni hanno un valore non soltanto nazionale, ma internazionale, perché tutta la scena politica, tedesca ed europea, cambierà senza la guida, dopo sedici anni, di Merkel che con il Cremlino ha mantenuto un rapporto assiduo ma distaccato, di scomoda ma proficua convivenza.

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La Germania ha accusato la Russia di aver organizzato una serie di attacchi informatici per destabilizzare la campagna elettorale tedesca e interferire nel risultato delle elezioni che si terranno il 26 settembre. Non è la prima volta che dal governo tedesco vengono rivolte accuse simili nel confronti del Cremlino, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha accusato Mosca di un attacco informatico al Bundestag avvenuto nel  2015, durante il quale gli hacker hanno preso di mira le mail dei deputati. La cancelliera aveva detto di avere “prove concrete”. Lo stesso sistema sarebbe stato utilizzato adesso, per accedere alle mail di sedici deputati. Queste elezioni hanno un valore non soltanto nazionale, ma internazionale, perché tutta la scena politica, tedesca ed europea, cambierà senza la guida, dopo sedici anni, di Merkel che con il Cremlino ha mantenuto un rapporto assiduo ma distaccato, di scomoda ma proficua convivenza.

 

Le notizie sulle interferenze russe durante le elezioni in paesi terzi sono continue, ma questa volta non si riesce a capire quale candidato Putin dovrebbe preferire rispetto ad altri. Eccezion fatta per i Verdi, che in diverse occasioni hanno sottolineato l’urgenza di una nuova politica, meno conciliante, nei confronti della Russia, gli altri partiti sono piuttosto amichevoli con Mosca. Armin Laschet, nuovo leader della Cdu, il partito di Angela Merkel, ha detto spesso che con la Russia bisogna parlare di più e non di meno. Inoltre con la Merkel Putin ha appena  avuto la conferma di Nord Stream 2. Anche qualora vincesse il favorito, finora, Olaf Scholz, leader dell’Spd che è al 25 per cento, non c’è da aspettarsi una linea dura nei confronti del Cremlino. Il personaggio più in vista dell’Spd rimane l’ex cancelliere Gerhard Schröder, che oggi lavora per la compagnia russa Gazprom. Due dei tre partiti che vanno meglio nei sondaggi sono quindi non ostili alla Russia, se Putin vuole aiutare il candidato che favorisca (o non ostacoli) gli interessi russi, questa volta, potrebbe avere l’imbarazzo della scelta. 
 

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