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Hotspot america

L'equilibrio transatlantico sul Covid s'è ribaltato. Il saggista David Frum ci spiega perché

Paola Peduzzi

Il commentatore, ex speechwriter di Bush jr, ci racconta il virus in Florida, con il suo governatore che non può mostrarsi debole

Secondo le ultime rilevazioni, l’esitazione nei confronti dei vaccini in America sta diminuendo, soprattutto tra i genitori che devono immunizzare i figli: prima erano molto più scettici (soltanto il 54 per cento diceva due settimane fa di voler far vaccinare i ragazzi, ora è il 68, secondo un sondaggio Axios/Ipsos). Ma la lentezza americana è sempre più evidente se comparata con gli altri paesi, e per questo l’Unione europea ha introdotto delle restrizioni (non vincolanti: ogni stato membro decide) ai viaggi degli americani non vaccinati. Qualcuno pensa che sia la vendetta dell’Ue per la non reciprocità adottata dall’Amministrazione Biden all’inizio dell’estate (e la vendetta per tutto il male che si è detto della campagna europea), ma è un fatto che gli Stati Uniti siano oggi considerati un hotspot del Covid piuttosto pericoloso: la variante Delta sta facendo molte vittime anche perché la campagna di vaccinazione va  a rilento.

  

David Frum, saggista e commentatore che è stato speechwriter di Bush jr (ha tenuto una rubrica per qualche tempo anche su questo giornale), è sempre stato poco tollerante nei confronti dei non vaccinati e dei loro ispiratori, che hanno una precisa connotazione politica. Lo altera soprattutto l’ipocrisia. Al Foglio dice: “Praticamente tutti i repubblicani più importanti, a partire da Donald Trump sono vaccinati. Fox News ha fatto tantissimo per promuovere lo scetticismo al vaccino e il suo capo, Rupert Murdoch, s’è vaccinato tre settimane prima della  Regina d’Inghilterra”.

   
Quindi, prosegue Frum, “un’élite cinica si è protetta dal Covid e intanto ha attivato la paranoia negli altri come uno strumento di potere e di controllo. Così i repubblicani rifiutano le misure di sicurezza a partire dalle mascherine, non si fidano degli esperti, si sentono alienati dalle istituzioni, e pensano che il Covid abbia fatto perdere Trump. Rifiutarsi di prendere sul serio il Covid è diventata una forma di protesta. Direte: è stupido protestare contro un virus, che se ne frega, ma questo è il punto in cui siamo”.

  

La Florida è forse lo stato che meglio rappresenta l’ipocrisia e la paranoia indotta. “Il governatore, Ron DeSantis vorrebbe vincere le primarie repubblicane nel 2024 – dice Frum – Ha scommesso tutto su: minimizzare il Covid. A lungo è sembrata una scelta vincente: DeSantis è secondo soltanto a Trump nei gradimenti. Nel 2020 e nella prima parte del 2021, la Florida è sempre stata nel mezzo della classifica degli stati per numero di ospedalizzazioni e di decessi. Ma l’estate del 2021, ha mostrato in modo spettacolare quanto sia sbagliata questa scommessa: l’America perde circa mille persone ogni giorno, l’80 per cento vive o in Florida o in Texas. Perché non cambia strategia, DeSantis? Perché ha paura di essere percepito come debole e la debolezza è per lui una fragilità politica maggiore rispetto alla realtà del fallimento”. 

   
Frum concorda però sul fatto che il muro dell’esitazione stia un po’ venendo giù. Gli hardcore, come li chiama lui, non si convinceranno mai, ma molti non vaccinati non sono ostili, sono solo “titubanti. Se il vaccino è richiesto per un concerto, per entrare allo stadio, per salire su un aereo, per andare al ristorante o per lavorare in una certa azienda, si convinceranno”. Il pass vaccinale è il più potente degli acceleratori.
 

  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi