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L'aereo militare italiano decollato da Kabul ha schivato alcuni colpi di arma da fuoco

Daniele Ranieri

Il pilota del C-130 è stato costretto a manovre evasive che hanno creato il panico. Ieri l'ISKP ha minacciato di colpire i voli che partono dall'Afghanistan

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Qualche minuto dopo il decollo, l’aereo italiano che questa mattina è partito alle sette dall’aeroporto di Kabul con a bordo 90 persone, da terra ha schivato i colpi di una mitragliatrice pesante. Il pilota è stato costretto a manovre evasive che hanno creato il panico. A bordo la prima versione che circolava era che l’aereo fosse stato puntato con un radar. Gli aiutanti di bordo con i visori erano attaccati agli oblò del C-130 per monitorare la situazione al suolo. 

L’intelligence americana ieri ha condiviso con i servizi segreti alleati alcune informazioni e ha annunciato che per oggi è alto il rischio di un attentato da parte dello Stato islamico del Khorasan. ISKP, che si aggiunge alle minacce dei talebani in Afghanistan, ha minacciato di colpire gli aerei in volo da Kabul.

L'Aeronautica militare ha confermato che l'aereo non è stato colpito. Sull'intenzionalità dei colpi di arma da fuoco provenienti da terra e diretti verso l'alto, visibili come traccianti, è al lavoro l'intelligence. Il C-130 ha poi regolarmente proseguito la missione, diretta alla base aerea di Al Salem in Kuwait.

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