Foto del giornalista Barzan Sadiq su Twitter  

L'aeroporto di Kabul sotto attacco dell'Isis. 13 soldati americani e più di 60 afghani tra le vittime

Il Pentagono conferma le esplosioni. Si tratta di "un attacco complesso" che ha coinvolto anche altre zone della città

Ci sono state due esplosioni a Kabul. Una all’aeroporto Hamid Karzai di Kabul, presso l'Abbey Gate, la seconda al Baron Hotel. Lo ha confermato nel pomeriggio John Kirby, portavoce del Pentagono: “Possiamo confermare che fuori dall’aeroporto di Kabul c’è stata un’esplosione”. Si è trattato un "attacco complesso", ha detto, che ha provocato vittime tra i civili e i soldati americani. In serata è arrivata la conferma anche da parte del generale Kenneth F. McKenzie, che ha spiegato la situazione durante la conferenza stampa del Pentagono. Il generale ha confermato che tra gli afghani ci sono state dozzine di vittime, mentre 13 sono i marines uccisi. Il Pentagono ha confermato che si tratta di un attentato suicida organizzato dallo Stato islamico, che ha rivendicato subito dopo la conferenza stampa. 

 

McKenzie ha anche fornito alcuni dati sulle evacuazioni, 5.000 persone sono attualmente sulla rampa in attesa di una partenza, i civili portati via dall'Afghanistan finora sono 104.000. Mille americani aspettano ancora di essere evacuati. 

 

 

Dopo le prime due esplosioni, in serata ne sono state riportate altre consecutive, sempre nella zona attorno all'aeroporto. Il generale McKenzie in conferenza stampa aveva confermato il sospetto che ci sarebbero stati altri attacchi durante la notte. 

 

Mercoledì l'intelligence americana aveva condiviso con gli alleati la notizia che lo Stato islamico stesse progettando attentati nella zona dell’aeroporto, I timori avevano anche convinto gli Stati Uniti ad accelerare il ritmo delle evacuazioni. 

 


 

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