Wuhan il 22 gennaio del 2020 in una foto Ap.

Virus e politica

Per l'Oms l'origine della pandemia è ancora un mistero

L'Ap ha ottenuto una copia del rapporto finale dell'indagine internazionale. I risultati sono piuttosto deludenti

Giulia Pompili

Il report conclusivo di una missione congiunta tra Oms e Cina si basa sulle ricerche degli esperti internazionali che sono stati per un mese a Wuhan. Ma le domande continuano a essere più numerose delle risposte, e si mette in discussione l'indipendenza dell'investigazione. Il team di ricerca esclude la teoria della fuga dal laboratorio

L’ufficio di Pechino dell’Associated press ha ricevuto “da un diplomatico di un paese membro dell’Organizzazione mondiale della sanità che vive a Ginevra” una copia dell’attesissimo rapporto sull’origine della pandemia. Il diplomatico ha passato all’agenzia quella che dovrebbe essere la versione finale del documento, anche se non si sa se nei prossimi giorni verrà ulteriormente modificata. Si tratta delle conclusioni del famoso studio congiunto Oms-Cina, quello che dovrebbe aiutarci a capire che cosa ha portato alla prima pandemia dell’èra contemporanea e perché. Sono stati sollevati molti dubbi sull’indipendenza del team internazionale di studiosi – che sono stati in Cina circa quattro settimane, compresa la quarantena – perché era costantemente affiancato dal team cinese.

 

La pubblicazione del rapporto, secondo l’Ap, è stata rimandata diverse volte, forse proprio “per evitare che la colpa della pandemia fosse addossata alla Cina”. Ma quel che è peggio è che rimangono aperte moltissime domande. I ricercatori elencano quattro scenari in ordine di probabilità sull’origine del virus Sars-CoV-2, responsabile del Covid. La teoria più probabile sarebbe quella della trasmissione dai pipistrelli all’uomo attraverso un animale intermedio. Al secondo posto c’è il passaggio diretto dal pipistrello all’uomo, mentre la diffusione del virus attraverso i prodotti surgelati (una teoria molto rilanciata dai cinesi) sarebbe “possibile ma non probabile”. Il report scarta quasi del tutto la teoria della fuoriuscita del virus dal laboratorio di virologia di Wuhan, che nelle ultime settimane, però, è tornata a far discutere non solo i trumpiani – che usavano la teoria soprattutto per scopi politici – ma anche i più moderati. Un altro punto su cui il report non fa sufficiente chiarezza, secondo l’Ap, è quello del mercato di Wuhan: gli scienziati non sanno dire se l’epidemia sia partita dal famoso wet market, dove sono state individuate le prime persone affette da Covid, o come il virus sia stato introdotto lì. 

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  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.