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Meghan e Harry fanno le vittime della Royal family disfunzionale

Maurizio Crippa

Il duca e la duchessa di Sussex spaccano il mondo in due: chi ci crede e chi no

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"A un certo punto non volevo più essere viva”. “Non sappiamo quanto sarà scura la sua pelle”, dicevano (razzisti?) della pelle di Archie. “Kate mi ha fatta piangere”. “Mio padre ha smesso di rispondere alle mie chiamate”. William? “Il nostro rapporto è distante al momento”. La Duchess Difficult, secondo il nomignolo, e l’Ostaggio, altro nomignolo feroce, hanno picchiato duro e hanno diviso tutti. Del resto per farsi ascoltare la sera dell’All Star Game bisogna avere qualcosa di forte. E niente di meglio che fare le vittime contro i malvagi e la Regina cattiva (a patto di convincere tutti a stare dalla tua parte, ma non è così facile). Razzismo, rispetto, essere giovane donna pop e di genetica multipla in un mondo ossessionato dalla dinastia.

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"A un certo punto non volevo più essere viva”. “Non sappiamo quanto sarà scura la sua pelle”, dicevano (razzisti?) della pelle di Archie. “Kate mi ha fatta piangere”. “Mio padre ha smesso di rispondere alle mie chiamate”. William? “Il nostro rapporto è distante al momento”. La Duchess Difficult, secondo il nomignolo, e l’Ostaggio, altro nomignolo feroce, hanno picchiato duro e hanno diviso tutti. Del resto per farsi ascoltare la sera dell’All Star Game bisogna avere qualcosa di forte. E niente di meglio che fare le vittime contro i malvagi e la Regina cattiva (a patto di convincere tutti a stare dalla tua parte, ma non è così facile). Razzismo, rispetto, essere giovane donna pop e di genetica multipla in un mondo ossessionato dalla dinastia.

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Nell’edizione special di Rep. per l’8 marzo, parlando di tutt’altro, Natalia Aspesi ha scritto che il femminismo di oggi “ha scelto soprattutto il ruolo della vittima più che quello della combattente”. Il femminismo c’entra poco, in questa vicenda reale, c’entra più il paradigma vittimario che vale per tutti i sessi e tutte le categorie sociali, compresi i reali. Ma forse la questione di essere donna non conta poco persino qui. Meghan temeva di finire come la suocera che non ha potuto conoscere, Harry che si ripetesse la storia di “mum”. Lady Diana Spencer è stata la vittima inaugurale del cambio di millennio (“scusaci principessa” brillerà in eterno come il più profetico dei titoli). Ma Lady Diana Spencer era pur sempre figlia di una delle più blasonate famiglie inglesi, parente di Churchill e, pur nel suo candore, qualche rudimento di come giocare la partita lo aveva. Fu costretta al ruolo della vittima, ma seppe anche calarvisi. Ad Andrew Morton, autore della sua “biografia non autorizzata ma autorizzata” faceva giungere di nascosto nastri registrati per dare testimonianza di una donna “incatenata”. Bisogna anche essere capaci.

 

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Già Harry e Meghan si portano dietro quella cosa che fa sempre un po’ antipatici, la questione dei soldi. Non li vogliamo, saremo commoner. Ora dicono che per l’intervista non hanno preso un penny, ma Oprah Winfrey e Cbs hanno messo su un giro da 7 milioni. L’onda del disprezzo. C’era passata anche Sarah Ferguson, star di tutte le principesse irregolari. La via d’uscita è sempre raccontare quanto siano mostri la Royal Family e gli “uomini in grisaglia”, come li chiamava Diana manco fossero i Dissennatori di Harry Potter. Ma è tutto qui? Sono davvero così colpevoli, ’sti regazzini? Bisogna rileggere quelle frasi e acciuffarne il senso: “Ce ne siamo andati per carenza di sostegno e comprensione”, ha detto Harry. “Li immaginavo come i personaggi di una favola”, ha detto Meghan. C’è quello, al fondo. E la Regina Nonna, l’unica che in quella famiglia dovrebbe dispensare amore, perché da quello poi tutto discende, come in ogni casa, per quanto reale. Al suo amore tutti hanno ambito, persino Sarah, persino Diana. E prima ancora Carlo, costretto alla vita da riserva della monarchia, e Andrea che s’è perso.

 

Ogni famiglia disfunzionale è disfunzionale a modo suo, direbbe un Tolstoj aggiornato. E la famiglia Windsor è disfunzionale forte. Elisabetta ha attraversato il secolo breve rendendolo lunghissimo, ha tenuto in piedi il regno e la nazione. Di tanta dedizione si paga il prezzo. Edward e Wallis decisero di non perdere l’amore, come fossero a Sanremo. Diana e Dodi si persero nel tunnel. Harry e Meghan se la sono data a gambe. Si può dargli torto? Per fare tornare tutto a posto, ci vorrebbe la bacchetta di  Maggie Smith quando insegnava Trasfigurazione a Hogwarts, oppure ci vorrebbe il grande abbraccio della regina che sa dire “torneremo a incontrarci” al suo popolo, ma che ai figli e nipoti, e alle loro mogli così incapaci di stare nel ruolo, riesce solo a dire: “Continueremo a bastonarvi”.

  

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