
Meghan e Harry fanno le vittime della Royal family disfunzionale
Il duca e la duchessa di Sussex spaccano il mondo in due: chi ci crede e chi no
"A un certo punto non volevo più essere viva”. “Non sappiamo quanto sarà scura la sua pelle”, dicevano (razzisti?) della pelle di Archie. “Kate mi ha fatta piangere”. “Mio padre ha smesso di rispondere alle mie chiamate”. William? “Il nostro rapporto è distante al momento”. La Duchess Difficult, secondo il nomignolo, e l’Ostaggio, altro nomignolo feroce, hanno picchiato duro e hanno diviso tutti. Del resto per farsi ascoltare la sera dell’All Star Game bisogna avere qualcosa di forte. E niente di meglio che fare le vittime contro i malvagi e la Regina cattiva (a patto di convincere tutti a stare dalla tua parte, ma non è così facile). Razzismo, rispetto, essere giovane donna pop e di genetica multipla in un mondo ossessionato dalla dinastia.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"