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Editoriali

L’Unione europea frena sulle sanzioni alla Russia

Redazione

Borrell oggi in visita a Mosca non ha nulla in mano per proteggere Navalny

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L’Alto rappresentante, Josep Borrell, oggi incontrerà a Mosca il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, per discutere delle relazioni tra Unione europea e Russia, mentre Alexei Navalny è rinchiuso in carcere per una sentenza che l’Europa ha definito “politica”. Il pellegrinaggio di Borrell è doppiamente umiliante. Vladimir Putin non ha ascoltato nessuna delle richieste dei 27 dal ritorno a Mosca dell’oppositore: non arrestarlo, non condannarlo e rilasciarlo “immediatamente e senza condizioni”. Borrell ha annunciato di voler incontrare Navalny, ma fino a ieri il Cremlino ha risposto “niet”. Quel che è peggio, l’Alto rappresentante è volato a Mosca disarmato, dopo che i governi dell’Ue non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla minaccia di ulteriori sanzioni.

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L’Alto rappresentante, Josep Borrell, oggi incontrerà a Mosca il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, per discutere delle relazioni tra Unione europea e Russia, mentre Alexei Navalny è rinchiuso in carcere per una sentenza che l’Europa ha definito “politica”. Il pellegrinaggio di Borrell è doppiamente umiliante. Vladimir Putin non ha ascoltato nessuna delle richieste dei 27 dal ritorno a Mosca dell’oppositore: non arrestarlo, non condannarlo e rilasciarlo “immediatamente e senza condizioni”. Borrell ha annunciato di voler incontrare Navalny, ma fino a ieri il Cremlino ha risposto “niet”. Quel che è peggio, l’Alto rappresentante è volato a Mosca disarmato, dopo che i governi dell’Ue non sono riusciti a mettersi d’accordo sulla minaccia di ulteriori sanzioni.

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A frenare è la Germania con Francia, Spagna, Austria e Cipro. Solo nordici e baltici hanno insistito per inserire in una dichiarazione di Borrell a nome dei 27 l’espressione “misure restrittive”. Per Berlino non è ancora il momento: meglio aspettare marzo, quando il Consiglio europeo ridiscuterà le relazioni con la Russia. Il nuovo leader Armin Laschet ha riallineato la Cdu alla Spd: più appeasement che Ostpolitik. Eppure tutti sanno che sperare in concessioni del Cremlino è un’illusione. Putin è prevedibile e intende far fare a Navalny la fine di Mikhail Khodorkovsky: qualche anno in carcere affinché i russi si dimentichino di lui. Per l’Ue e la Germania in gioco non c’è solo la democrazia o la liberazione dell’oppositore. Navalny è stato salvato da Angela Merkel. L’arresto e la condanna sono due schiaffi alla cancelliera e all’Ue. Occorre smettere di tentennare sul gasdotto Nord Stream 2 e preparare sanzioni contro gli oligarchi del Cremlino. Farsi rispettare è la precondizione per farsi ascoltare da Putin.

 

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