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IN FRANCIA

Ma quale lockdown, è il complottismo a separare le famiglie a Natale

Mauro Zanon

Da QAnon a Bill Gates, un'inchiesta del Monde racconta come le fake news sul coronavirus stiano rovinando relazioni tra parenti e amici

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In Francia non sarà il lockdown a ostacolare i ricongiungimenti familiari per la cena della vigilia o per il pranzo di Natale, dato che il governo non ha messo limiti agli spostamenti, ma un altro virus: il complottismo. E’ quanto emerso ieri da un’inchiesta del Monde, che ha raccolto un centinaio di testimonianze su come i discorsi cospirazionisti sul coronavirus stiano rovinando rapporti tra parenti e relazioni di amicizia. “I miei figli non passeranno il Natale con la nonna che è completamente indottrinata”, racconta Sabine al Monde, che a casa della madre non può più andare perché, dice, “non aderisco alle sue tesi folli”. Anche Bernard ha “rotto definitivamente” con la sorella, ormai risucchiata dalla “fasciosfera complottista”, mentre Laure litiga “a ogni pasto” con i propri parenti. “Le prime frizioni sono apparse dopo gli attentati dell’11 settembre”, testimonia Laure, ma oggi la situazione è sfuggita di mano. Tutti i cospirazionisti sono convinti che il Covid-19 sia stato creato con la collaborazione di Bill Gates, il fondatore di Microsoft, il quale vorrebbe utilizzare la campagna di vaccinazione di massa per impiantare microchip nelle persone in modo tale da sorvegliarle. “Mia figlia è convinta che il Sars-CoV-2 sia stato creato dall’uomo con il sostegno di Bill Gates per ragioni di mercato”, ha detto Abdelmajid, inerme dinanzi al muro innalzato dalla figlia di 55 anni. 

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In Francia non sarà il lockdown a ostacolare i ricongiungimenti familiari per la cena della vigilia o per il pranzo di Natale, dato che il governo non ha messo limiti agli spostamenti, ma un altro virus: il complottismo. E’ quanto emerso ieri da un’inchiesta del Monde, che ha raccolto un centinaio di testimonianze su come i discorsi cospirazionisti sul coronavirus stiano rovinando rapporti tra parenti e relazioni di amicizia. “I miei figli non passeranno il Natale con la nonna che è completamente indottrinata”, racconta Sabine al Monde, che a casa della madre non può più andare perché, dice, “non aderisco alle sue tesi folli”. Anche Bernard ha “rotto definitivamente” con la sorella, ormai risucchiata dalla “fasciosfera complottista”, mentre Laure litiga “a ogni pasto” con i propri parenti. “Le prime frizioni sono apparse dopo gli attentati dell’11 settembre”, testimonia Laure, ma oggi la situazione è sfuggita di mano. Tutti i cospirazionisti sono convinti che il Covid-19 sia stato creato con la collaborazione di Bill Gates, il fondatore di Microsoft, il quale vorrebbe utilizzare la campagna di vaccinazione di massa per impiantare microchip nelle persone in modo tale da sorvegliarle. “Mia figlia è convinta che il Sars-CoV-2 sia stato creato dall’uomo con il sostegno di Bill Gates per ragioni di mercato”, ha detto Abdelmajid, inerme dinanzi al muro innalzato dalla figlia di 55 anni. 

 
L’altra certezza apodittica della galassia complottista francese è che Donald Trump sia il nuovo messia che libererà la terra da un “deep state di satanisti”. “Da un giorno all’altro, mio figlio mi ha detto che Donald Trump, di cui seguivo con assiduità e disgusto le peripezie giornaliere, è il salvatore del mondo”, racconta Maryse, 75 anni, dopo aver scoperto che il figlio ha aderito alle tesi del movimento complottista americano QAnon. Hélène, infermiera di trent’anni, dice al quotidiano parigino che il suo sarà un “Natale ad alto rischio” e che “un conflitto sarà inevitabile” con i propri fratelli e cugini, ma non sulle solite questioni politiche, sulle riforme che non si fanno mai e sulle proteste che bloccano la Francia, bensì sul coronavirus e “la Verità nascosta dai media mainstream”. “Genitori, amici, colleghi, clienti… non si fidano più dei canali di informazione abituali”, insiste Pascal, 65 anni, secondo cui “la metà delle persone” che incontra quotidianamente “si è data al complottismo”. Anche Isabelle manifesta il suo sconcerto dinanzi alla rapida propagazione del virus cospirazionista in Francia, un virus che “colpisce persone che prima erano impermeabili a tutto ciò”. 

 
Alcuni raccontano di essere bombardati di video complottisti via Whatsapp o Facebook da parte di figli e amici che sostengono di sapere cosa c’è dietro il coronavirus grazie alla “controinformazione”. Gabriel ha quasi smesso di parlare con uno dei suoi amici che “ha sostituito la fede in Dio con la fede nelle teorie del complotto”. “Sembra un testimone di Geova”, testimonia al Monde, preoccupato dal “comportamento proselitista” dell’amico. I francesi, secondo i sondaggi, figurano tra i popoli più complottisti al mondo. Un recente studio dell’Ifop ha mostrato addirittura che il 79 per cento di essi crede ad almeno una teoria del complotto. Non sorprende, dunque, che “Hold-Up”, il documentario cospirazionista del momento secondo cui il Forum economico mondiale di Davos starebbe utilizzando la malattia per portare a termine un “piano globale” volto a “sottomettere l’umanità”, sia stato realizzato da un francese, Pierre Barnérias. Quest’ultimo, pochi giorni fa, ha annunciato l’uscita nel 2021 di “Hold-Up 2”. E in attesa del secondo capitolo, utilizza il suo canale Youtube, “Hold-Up Média”, per diffondere a colpi di fake news il virus complottista.

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