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Editoriali

La protesta preventiva contro Maggie

Redazione

Nella città della Thatcher si preparano le uova contro una statua che non c’è

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Se avete visto l’ultima stagione di “The Crown”, immaginate che ogni prossima frase sia scandita dal celebre “oh dear” con cui la Regina Elisabetta commenta le cose bizzarre che le vengono raccontate o riferite (se non l’avete vista, ci sono splendidi meme cui fare riferimento). La storia è questa: da oltre un decennio, Grantham, la città in cui è nata Margaret Thatcher, litiga sulla statua della sua celebre cittadina. Al momento, l’unico ricordo della Lady di ferro in città è una targa sul muro esterno del negozio di alimentari di suo padre. La statua in questione esiste già, è un’opera di Douglas Jennings ed è stata offerta a Grantham dopo che la proposta di metterla a Parliament Square è stata rifiutata. Ma non è ancora stata esposta né tantomeno inaugurata, bensì è conservata in “un luogo segreto”, scrive il Times.

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Se avete visto l’ultima stagione di “The Crown”, immaginate che ogni prossima frase sia scandita dal celebre “oh dear” con cui la Regina Elisabetta commenta le cose bizzarre che le vengono raccontate o riferite (se non l’avete vista, ci sono splendidi meme cui fare riferimento). La storia è questa: da oltre un decennio, Grantham, la città in cui è nata Margaret Thatcher, litiga sulla statua della sua celebre cittadina. Al momento, l’unico ricordo della Lady di ferro in città è una targa sul muro esterno del negozio di alimentari di suo padre. La statua in questione esiste già, è un’opera di Douglas Jennings ed è stata offerta a Grantham dopo che la proposta di metterla a Parliament Square è stata rifiutata. Ma non è ancora stata esposta né tantomeno inaugurata, bensì è conservata in “un luogo segreto”, scrive il Times.

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In realtà l’approvazione è arrivata lo scorso febbraio ed è stato già costruito il piedistallo, ma la cerimonia di inaugurazione da 100 mila sterline con invitati di spicco è stata rinviata. La giunta comunale, guidata dai conservatori, ha deciso martedì di riorganizzare l’inaugurazione, ma si è trovata di fronte a una grande contestazione. C’è chi la mette sulla questione economica: vi pare possibile, con questa crisi, prevedere una spesa tanto folle? Le ragioni dell’ostilità però non sono economiche: sui social è già stata organizzata la protesta con lancio di uova a una statua che non è nemmeno stata installata. Ian Selby, ex sindaco di Grantham e oggi assessore indipendente, ha detto che l’unico modo per dirimere la controversia è, indovinate un po’, un referendum (il coro unanime del resto del mondo: no, un altro referendum no). Anche lui dice che è una questione di soldi, ma aggiunge: “Se i cittadini dicono di volere la statua, nessuno avrà il diritto di vandalizzarla. Ma se il consenso non c’è, e la mettiamo lo stesso, allora ci stiamo mettendo nei guai da soli”. I conservatori ribattono che la statua poi attirerà pubblico e donazioni, è la Lady di ferro, uno dei volti britannici più famosi del mondo, ed è nata qui: non facciamoci sfuggire l’occasione. Ma Charmaine Morgan, assessore laburista, ha già stabilito la linea della protesta preventiva: “Quella statua è un insulto”. Oh dear.

 

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