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esclusiva del Foglio

La proposta dell'Ue a Biden: una nuova allenza per fare fronte alla Cina

David Carretta

Dopo Trump. Bruxelles chiede al presidente eletto di unire le forze in un nuovo patto transatlantico per contrarre l'avanzata di Pechino. Il documento esclusivo anticipato dal Foglio 

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L'Unione europea vuole proporre al presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, una nuova partnership per contrarre l'avanzata della Cina nel mondo, secondo una serie di documenti preparati dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e dalla Commissione in vista della prima discussione tra i leader al Vertice del 10 e 11 dicembre. "L'arrivo di una nuova amministrazione negli Usa è un'opportunità per l'Ue per rinnovare e rinvigorire la nostra partnership strategica con gli Stati Uniti basata su interessi reciproci", si legge nel “non paper” preparato da Michel, che il Foglio può anticipare. "Una relazione transatlantica robusta tra partner uguali è essenziale per la sicurezza e la prosperità sia dell'Ue sia degli Usa e per la promozione di un ordine mondiale liberale".

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L'Unione europea vuole proporre al presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, una nuova partnership per contrarre l'avanzata della Cina nel mondo, secondo una serie di documenti preparati dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e dalla Commissione in vista della prima discussione tra i leader al Vertice del 10 e 11 dicembre. "L'arrivo di una nuova amministrazione negli Usa è un'opportunità per l'Ue per rinnovare e rinvigorire la nostra partnership strategica con gli Stati Uniti basata su interessi reciproci", si legge nel “non paper” preparato da Michel, che il Foglio può anticipare. "Una relazione transatlantica robusta tra partner uguali è essenziale per la sicurezza e la prosperità sia dell'Ue sia degli Usa e per la promozione di un ordine mondiale liberale".

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Secondo il presidente del Consiglio europeo, Ue e Usa devono "unire le forze”: sulla Cina “un interesse a lavorare insieme per affrontare le preoccupazioni economiche, sui diritti umani e di sicurezza". La bozza di un documento della Commissione – che è stata anticipata dal Financial Times – è ancora più esplicita sulla volontà di una nuova alleanza transatlantica per far fronte a Pechino: "Come società democratiche aperte e economie di mercato, l'Ue e gli Usa concordano sulla sfida strategica posta dalla crescente aggressività internazionale della Cina, anche se non sono sempre d'accordo sul modo migliore per affrontarla". In entrambi i documenti emerge la volontà dell'Ue di mettersi alle spalle i conflitti commerciali dell'era Trump e di avviare una cooperazione forte, in particolare nel settore del digitale.

 

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Il “non paper” di Michel, che sarà discusso oggi dagli ambasciatori dei 27 stati membri prima di una serie di consultazioni con i capi di stato e di governo in vista del Vertice, individua cinque settori prioritari su cui "unire le forze per plasmare l'agenda globale": la lotta alla pandemia Covid-19, il rafforzamento della ripresa economica, il cambiamento climatico, la difesa del multilateralismo e dei valori condivisi, e la promozione della pace e della sicurezza. S

 

ulla prima priorità del Covid-19, aldilà della volontà di Biden di rientrare nell'Organizzazione mondiale della sanità, l'Ue vuole lavorare con gli Usa per “creare le condizioni per una ripresa forte, sostenibile, inclusiva e resiliente delle nostre economie”. Inoltre, il presidente del Consiglio europeo ritiene che “appena le condizioni lo permetteranno, le due parti dovrebbero riaprire le loro frontiere”. Sul clima, il “non paper” indica la necessità di “lavorare insieme sulla diplomazia climatica e nel promuovere tecnologie verdi. Abbiamo anche un interesse nel trovare terreno comune su questioni come il meccanismo di aggiustamento carbonio alla frontiera”. Quanto al multilateralismo, l'Ue dovrebe lavorare con gli Usa per “promuovere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto" e "rafforzare l'architettura di non-proliferazione". Una priorità  dell'Ue è spingere gli Usa a sostenere la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio e a sbloccare lo stallo sull'organismo di appello. Sulla politica estera e di sicurezza, Michel ritiene che l'Ue debba coordinarsi con gli Usa su Cina, Russia, Turchia, Iran, Medio Oriente, Africa, balcani Occidentali, Vicinato orientale e America Latina. "La Cina rimarrà in cima all'agenda della politica estera degli Usa e abbiamo un interesse a lavorare insieme per affrontare le preoccupazioni economiche, sui diritti umani e di sicurezza condivise", si legge nel “non paper”.

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