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Una riapertura graduale

Macron presenta le tre tappe per portare la Francia fuori dal lockdown

Autocertificazione e coprifuoco saranno mantenuti. “Il ritorno alla normalità non è per domani”, ha detto il capo dell'Eliseo

Mauro Zanon

La prima fase inizierà sabato, ma per la vera riapertura i francesi dovranno aspettare l'inizio della seconda fase prevista per il 15 dicembre, che sarà seguita da una terza in cui riapriranno anche bar e ristoranti. Le date per la campagna di vaccinazione e le parole del presidente francese sul complottismo 

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Parigi. “I nostri sforzi, i vostri sforzi hanno prodotto risultati, il civismo di cui avete dato prova è stato efficace”. Così il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha iniziato questa sera il suo discorso alla nazione, a un mese di distanza dall’annuncio del secondo confinamento. “Il picco della seconda ondata è stato superato”, ha affermato l’inquilino dell’Eliseo, prima di annunciare le tre tappe del deconfinamento progressivo. La prima inizierà sabato mattina, con la riapertura dei negozi che durante il secondo lockdown erano stati considerati “non essenziali”, a partire dalle librerie. Ma anche con la ripresa delle cerimonie religiose – il tetto è fissato a trenta persone durante i riti – invocate a gran voce soprattutto dalla comunità cattolica. “Tutti i commerci e i servizi saranno autorizzati a riaprire fino alle 21 a partire da sabato prossimo, nel rispetto di un rigido protocollo sanitario”, ha dettagliato Macron. Dal 28 novembre, gli spostamenti saranno consentiti nel raggio di venti chilometri e per una durata di tre ore, ma i francesi dovranno continuare a presentare un’autocertificazione per potere uscire di casa.

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Parigi. “I nostri sforzi, i vostri sforzi hanno prodotto risultati, il civismo di cui avete dato prova è stato efficace”. Così il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha iniziato questa sera il suo discorso alla nazione, a un mese di distanza dall’annuncio del secondo confinamento. “Il picco della seconda ondata è stato superato”, ha affermato l’inquilino dell’Eliseo, prima di annunciare le tre tappe del deconfinamento progressivo. La prima inizierà sabato mattina, con la riapertura dei negozi che durante il secondo lockdown erano stati considerati “non essenziali”, a partire dalle librerie. Ma anche con la ripresa delle cerimonie religiose – il tetto è fissato a trenta persone durante i riti – invocate a gran voce soprattutto dalla comunità cattolica. “Tutti i commerci e i servizi saranno autorizzati a riaprire fino alle 21 a partire da sabato prossimo, nel rispetto di un rigido protocollo sanitario”, ha dettagliato Macron. Dal 28 novembre, gli spostamenti saranno consentiti nel raggio di venti chilometri e per una durata di tre ore, ma i francesi dovranno continuare a presentare un’autocertificazione per potere uscire di casa.

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A partire dal 15 dicembre, invece, “se l’obiettivo di 5mila positivi al giorno sarà raggiunto”, inizierà la seconda fase e il vero e proprio deconfinamento: con l’instaurazione di un coprifuoco dalle 21 alle 6, l’addio (si spera) alle autocertificazioni, e soprattutto la riapertura dei cinema, dei teatri e dei musei. “La cultura è essenziale per la nostra vita di cittadini”, ha dichiarato Macron. I francesi potranno invece circolare liberamente in tutto il paese e senza preoccuparsi del coprifuoco tra il 24 e il 31 dicembre, per trascorrere le vacanze natalizie in famiglia. “Ma non ci saranno assembramenti all’aperto”, ha precisato Macron. La stagione sciistica francese inizierà “durante il mese gennaio”, non prima, ha detto il capo dello stato, sottolineando che in materia si coordinerà con i suoi colleghi europei. La terza tappa inizierà il 20 gennaio, quando la situazione sanitaria dovrebbe essere sotto controllo secondo le autorità, e allora potranno riaprire i bar, i ristoranti e le palestre, i settori più colpiti dall’epidemia di Covid-19.

 

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La campagna di vaccinazione dei francesi, a partire dai soggetti più fragili, inizierà “tra fine dicembre e inizio gennaio”, ha annunciato Macron, prima di aggiungere con tono deciso: “Voglio essere chiaro: il vaccino non sarà obbligatorio”. Durante il discorso, il presidente francese ha tenuto a sottolineare i buoni risultati della nuova applicazione di contact tracing TousAntiCovid, che ha sostituito la fallimentare StopCovid e ad oggi è già stata scaricata da 10 milioni di francesi. In seguito ha annunciato nuovi aiuti economici, soprattutto per le piccole attività, con un rafforzamento del Fonds de solidarité pour les entreprieses.  “Il ritorno alla normalità non è per domani”, ha detto Macron, spiegando che la Francia, così come gli altri paesi, dovrà “gestire la pandemia sul lungo termine”. In chiusura, il presidente della Repubblica ha lanciato un appello affinché i suoi concittadini “non cedano mai al complottismo e all’oscurantismo”: “Saremo all’altezza delle sfide che verranno. Oggi resistiamo assieme, domani vinceremo assieme”.  

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