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Chiacchiere con il vice governatore della Pennsylvania

Perché contro Trump vince la calma. Parla Fetterman, star dei dem

Greta Privitera

Fino a venti giorni fa il suo nome lo conoscevano solo i pennsylvanians, oggi John Fetterman è una star nazionale. La scalata verso il successo è partita da un tweet: "Ma non ci penso, sono felice che per la prima volta i miei genitori abbiano votato dem"

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Bianco, alto oltre due metri, tatuato, rasato con il pizzetto – “una tattica per far dimenticare che non ho capelli”, dice – John Fetterman sembra tutto tranne che il vicegovernatore di uno stato americano, della Pennsylvania per la precisione. Non solo per il suo aspetto da uomo medio e i vestiti della working class, ma anche per la sua modestia estrema che quasi intralcia la nostra conversazione. Al telefono è tutto un “no, ma io non ho fatto niente di che”, “figuriamoci se è merito mio”, “non credo di essere la nuova stella dei dem”. Fino a venti giorni fa, il suo nome lo conoscevano solo i pennsylvanians, oggi Fetterman, 51 anni, è una star nazionale. In totale stile 2020, la scalata verso il successo è partita da un tweet.

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Bianco, alto oltre due metri, tatuato, rasato con il pizzetto – “una tattica per far dimenticare che non ho capelli”, dice – John Fetterman sembra tutto tranne che il vicegovernatore di uno stato americano, della Pennsylvania per la precisione. Non solo per il suo aspetto da uomo medio e i vestiti della working class, ma anche per la sua modestia estrema che quasi intralcia la nostra conversazione. Al telefono è tutto un “no, ma io non ho fatto niente di che”, “figuriamoci se è merito mio”, “non credo di essere la nuova stella dei dem”. Fino a venti giorni fa, il suo nome lo conoscevano solo i pennsylvanians, oggi Fetterman, 51 anni, è una star nazionale. In totale stile 2020, la scalata verso il successo è partita da un tweet.

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Durante le elezioni, il vice governatore repubblicano del Texas ha offerto un milione di dollari a chi portasse le prove di brogli elettorali, e mentre il Partito democratico compatto aspettava in silenzio i risultati, “seduto sul mio divano, non ce l’ho fatta a stare zitto”, dice Fetterman, che su Twitter ha risposto: “Un tizio a Forty Fort, Pennsylvania, ha cercato di far votare la madre morta per Trump. Vorrei il milione in buoni regalo”. E ha aggiunto che i Dallas, la squadra di basket texana, fanno schifo. E via di retweet e cuoricini. Poi è passato a Trump. Diretto e genuino come pochi democratici sanno essere, quando l’ormai ex presidente ha iniziato a twittare di aver vinto in Pennsylvania Fetterman ha risposto: “Possono portare in tribunale noi come un panino al prosciutto, non cambierà niente. Non puoi far causa alla matematica”.

 

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E ancora gaudio social, ovazioni elettroniche, cuoricini. Anche parlando con il Foglio ripete la parola sacra: “Matematica”. I tentativi del presidente Trump di ribaltare i risultati non lo spaventano, “la matematica non è un’opinione, come gli ha dato la vittoria nel 2016, oggi l’ha data a Joe Biden”. E aggiunge che se Trump pensa di ricandidarsi nel 2024, sarebbe meglio che iniziasse a essere più dignitoso e facesse un passo indietro, perché né lui né il Partito repubblicano credono davvero alle balle che dice: “È un uomo che ha messo in ginocchio il nostro paese, ci ha diviso, ha cambiato il Dna della democrazia più grande del mondo. Ora dobbiamo pensare al futuro: i dem hanno il grande compito della ricostruzione”.

 

Quanto alle divisioni tra le frange più radicali e quelle più moderate del Partito democratico, Fetterman dice: “Dobbiamo smetterla di farci la guerra, su questo abbiamo da imparare dai repubblicani. Non mi importa delle divisioni, siamo tutti sotto Joe Biden. Non è il momento dei personalismi. L’America è a pezzi per colpa del Covid e di Trump, dobbiamo rimboccarci le maniche”. Lui sa rimboccarsi le maniche delle sue camicie – rigorosamente Dickies, marca dell’abbigliamento della working class. È un uomo pratico, per niente ideologico, che porta avanti battaglie progressiste come quella della marijuana legale, del salario minimo e dei matrimoni dello stesso sesso, ma difende anche il fracking.

 

In un tweet ha scritto: “Smettiamola di essere binari e ideologici, non possiamo dire o la pensi in un certo modo e sei un dem puro oppure sei un venduto. Il dibattito sul fracking espone una doppia verità della politica americana: i repubblicani devono essere onesti sul clima. Il mio partito deve essere onesto su energia e industria”. Nato a York, Pennsylvania, da due genitori adolescenti, Fetterman è cresciuto in una situazione di povertà estrema ma, seguendo il miglior copione americano, ce l’ha fatta. Si è laureato e ha preso un master ad Harvard, poi si è sposato con Gisele Barreto, una democratica di Rio de Janeiro, e hanno tre figli.

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Prima di diventare vice governatore, dal 2005 al 2019 è stato sindaco di Braddock: si è fatto tatuare sul braccio sinistro il codice postale del paesino, e su quello destro le date di morte dei cittadini uccisi per atti violenti. C’è chi spera che questo uomo così lontano dall’élite e capace di attirare le simpatie della classe operaia della rust-belt faccia carriera nel partito. Quando gli chiedono se pensa di farsi avanti, lui risponde: “Non penso a nulla. Sono solo felice che i miei genitori per la prima volta abbiano votato dem”.

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