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"Vaccino obbligatorio", dice il leader dei Verdi francesi. Lo scontro dentro e fuori il partito

Mauro Zanon

Secondo Yannick Jadot ogni francese dovrebbe essere obbligato a vaccinarsi contro il Covid-19, ma la numero due del partito appoggia medici no-vax. Quei tweet del sindaco di Marsiglia

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Ieri mattina, ospite di France Inter, la più seguita emittente radiofonica nazionale, il leader di Europe Écologie Les Verts (Eelv) Yannick Jadot ha risposto “oui” alla domanda dell’intervistatrice sulla necessità di rendere obbligatorio per tutti il vaccino contro il Covid-19. “Alla luce di ciò che stiamo vivendo, spero che tutti andranno a farsi vaccinare”, ha dichiarato il capo dei Verdi francesi, all’indomani dell’annuncio della casa farmaceutica americana Pfizer. Non solo le categorie a rischio, non solo il personale sanitario: ogni francese, secondo Jadot, dovrebbe essere “obbligato” a vaccinarsi appena si potrà.

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Ieri mattina, ospite di France Inter, la più seguita emittente radiofonica nazionale, il leader di Europe Écologie Les Verts (Eelv) Yannick Jadot ha risposto “oui” alla domanda dell’intervistatrice sulla necessità di rendere obbligatorio per tutti il vaccino contro il Covid-19. “Alla luce di ciò che stiamo vivendo, spero che tutti andranno a farsi vaccinare”, ha dichiarato il capo dei Verdi francesi, all’indomani dell’annuncio della casa farmaceutica americana Pfizer. Non solo le categorie a rischio, non solo il personale sanitario: ogni francese, secondo Jadot, dovrebbe essere “obbligato” a vaccinarsi appena si potrà.

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Definirlo un “temerario”, come ha fatto la stampa parigina, è dir poco. Perché la questione del vaccino è una delle più incandescenti all’interno dei Verts, il partito che al suo interno ha il maggior numero di scettici nei confronti della vaccinazione obbligatoria, e anche dei fiancheggiatori della galassia no-vax. La giornalista di France Inter ha chiesto a Jadot se per caso si fosse dimenticato che una delle figure più importanti del suo partito, nonché numero due della lista Eelv alle scorse elezioni europee, Michèle Rivasi, è una delle più accanite antivax in circolazione.

 

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“Oggi i vaccini creano più problemi di quanti non ne risolvano. È giunto il momento di cambiare paradigma sulla prevenzione”, ha dichiarato pochi anni fa la Rivasi a proposito della vaccinazione. Il 9 febbraio 2017, in veste di eurodeputata, ha organizzato a Bruxelles una giornata di conferenze che ha incluso la proiezione del film “Vaxxed” del controverso medico britannico Andrew Wakefield, radiato per frode dal Medical Register a causa di uno studio truffaldino sui legami tra vaccini e autismo. Il 10 luglio dello stesso anno, sul sito ecologista reporterre.net, la Rivasi ha pubblicato una lettera aperta dal titolo inequivocabile: “Obligation vaccinale: la guerre est déclarée”.

 

E il 25 aprile 2020, in piena pandemia, ha pubblicato un tweet in cui manifestava i suoi dubbi sull’efficacia di un eventuale vaccino contro il Covid-19, tweet che è stata costretta a cancellare in seguito alla protesta dei suoi compagni di partito. “Ok, c’è Michèle Rivasi e poi c’è il restante 99,9 per cento”, ha detto Jadot a France Inter. La Rivasi è tutt’altro che isolata all’interno di Eelv nella sua ostilità ai vaccini. L’attuale sindaco verde di Marsiglia, Michèle Rubirola, strombazzava nel 2018 il suo sostegno ai medici Henri Joyeux e Luc Montagnier, due delle figure di prua del movimento no-vax francese. Ora, su richiesta dei capataz del partito, quei tweet sono stati rimossi, ma la sua posizione non cambia.

 

Il dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini, tuttavia, non riguarda soltanto il partito dei Verdi, bensì, come negli atri paesi, l’intera comunità nazionale. Lunedì, la Haute autorité de la santé (Has) ha lanciato una grande consultazione pubblica, con l’obiettivo di anticipare “l’inedita campagna di vaccinazione che dovrà essere organizzata in Francia” quando il vaccino sarà disponibile. La Has, nel suo sito ufficiale, specifica che “nel contesto attuale, la vaccinazione contro il Covid-19 non dovrebbe essere obbligatoria né per la popolazione in generale né per il personale sanitario”. Sul tema della vaccinazione obbligatoria, è intervenuta anche la République en marche per voce del deputato e medico Jean-François Eliaou.

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“In una prima fase non sono favorevole, perché mi sembra prematuro. Ma se ci si rende conto che il vaccino non è sufficientemente popolare e accettato e non si raggiunge una soglia di immunità collettiva, bisognerà forse prendere in considerazione questa possibilità per alcune categorie della popolazione”, ha spiegato Eliaou. Secondo un sondaggio realizzato il 5 novembre dall’istituto Ifop, soltanto il 54 per cento dei francesi è disposto a farsi vaccinare contro il Covid-19. Un dato che, sottolinea l’Obs, inserisce la Francia nel gruppo dei paesi più riluttanti alla vaccinazione.

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