Lo Stato islamico ha rivendicato l'attentato a Vienna

redazione

Un attentatore spara in strada con un fucile d'assalto e una pistola, quattro morti e molti feriti gravi. È stato abbattuto. Lo Stato islamico rivendica l'attacco

 

[Articolo aggiornato alle 18.50 del 3 novembre 2020]

A Vienna c'è stato un attacco terroristico cominciato nella zona della sinagoga Stadttempel, la principale sinagoga della città, e del centro ebraico. In un primo momento la polizia di Vienna aveva segnalato la presenza di più "sospetti armati", ma le immagini mostrano sempre un solo attentatore, che è stato abbattuto dalla polizia. Secondo il ministero dell'Interno austriaco due persone sono stata uccise e altre sono ferite in modo grave. Sui canali estremisti circola l'immagine di un terrorista di origini macedoni armato con un fucile d'assalto e una pistola, come l'attentatore ucciso, che giura fedeltà al capo dello Stato islamico, Abu Ibrahim al Qureshi.

 

Si tratterebbe, come spesso succede in questi casi, del giuramento rinnovato prima di dare il via all'attacco. Nel pomeriggio di martedì è arrivata la rivendicazione dell'attentato da parte dello Stato islamico. Sul suo canale, Amaq, lo Stato islamico parla di "30 feriti e uccisi nell'attacco a Vienna di un combattente" e poi descrive l'azione, senza particolari.

 

  

In Austria c'è una comunità numerosa di ceceni e alcuni di loro negli anni passati si sono spostati in Siria per unirsi allo Stato islamico e ad altre fazioni estremiste. 

 

 

 

Le immagini arrivate da Vienna questa notte mostrano l'attentatore che si muove e spara per strada con un fucile d’assalto kalashnikov. E’ quello che i gruppi dell'estremismo islamico chiamano in arabo un “inghimasi”, quindi un volontario che continua a uccidere e a spostarsi finché non viene abbattuto. 

 

 

Nei primi video diffusi su Twitter si sentono degli spari. La sinagoga si trova nel centralissimo quartiere di Innere Stadt. La Rotensturmstrasse, la strada dove si affaccia il luogo di culto, è ora delimitata e presidiata dalla polizia austriaca. 

 

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