PUBBLICITÁ

Il voto del 3 novembre

Quanto impatta il Covid sugli stati in bilico americani

In molti swing states si sta realizzando il connubio inedito tra imprevedibilità elettorale e alto tasso di contagio del coronavirus

Luciana Grosso

Prendiamo il caso della Florida, stato swing che nel 2000 e nel 2016 ha scelto quasi da solo il nome del presidente: si tratta dello stato americano con l’età media più alta (il 20,5 per cento dei suoi abitanti ha più di 65 anni) e dunque di quello in cui la malattia fa più paura. Ma si tratta anche di uno stato che regge buona parte della sua economia sul turismo (settore  immobile da mesi)

PUBBLICITÁ

Che effetto può avere la pandemia sugli swing states, quelli che per definizione oscillano e nei quali chi vince lo fa per una manciata di voti? La pandemia gioverà, in termini elettorali, a Donald Trump o a Joe Biden? Gli elettori sceglieranno di affrontare il virus senza mascherina e sia quel che sia, come consiglia Donald Trump, o sceglieranno la prudenza filoscientifica di Joe Biden? Lo scopriremo tra pochi giorni. E i posti dai quali lo scopriremo con maggiore chiarezza sono proprio gli swing state, quelli scevri da ideologia e tradizione politica e nei quali non c’è vittoria o sconfitta che possa essere data per scontata.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Che effetto può avere la pandemia sugli swing states, quelli che per definizione oscillano e nei quali chi vince lo fa per una manciata di voti? La pandemia gioverà, in termini elettorali, a Donald Trump o a Joe Biden? Gli elettori sceglieranno di affrontare il virus senza mascherina e sia quel che sia, come consiglia Donald Trump, o sceglieranno la prudenza filoscientifica di Joe Biden? Lo scopriremo tra pochi giorni. E i posti dai quali lo scopriremo con maggiore chiarezza sono proprio gli swing state, quelli scevri da ideologia e tradizione politica e nei quali non c’è vittoria o sconfitta che possa essere data per scontata.

PUBBLICITÁ

 

Gli occhi  sono puntati, al solito, su Florida e Ohio, i due stati swing per antonomasia, ma anche su Wisconsin, Iowa, Pennsylvania e persino sul Texas. La ragione di tanta attenzione non sta solo nel fatto che questi stati saranno quelli nei quali si sceglierà – per davvero – il presidente, ma anche nel fatto che lì si verifica il connubio inedito e imprevedibile di stato swing e di stato nel quale la pandemia cresce di più.

 

PUBBLICITÁ

Prendiamo il caso della Florida, stato swing che nel 2000 e nel 2016 ha scelto quasi da solo il nome del presidente: si tratta dello stato americano con l’età media più alta (il 20,5 per cento dei suoi abitanti ha più di 65 anni) e dunque di quello in cui la malattia fa più paura. Ma si tratta anche di uno stato che regge buona parte della sua economia sul turismo (settore  immobile da mesi) e sul quale, dunque, Covid-19 ha avuto un effetto esiziale. Per la Florida la scelta elettorale non sarà solo tra Trump e Biden ma tra la salvaguardia dell’economia e quella della salute delle persone. Una scelta che, si badi, non è per nulla né scontata né semplice. I sondaggi dicono Biden, ma con un margine ristrettissimo (il suo margine oscilla tra l’1 e il 5 per cento).

 

In Ohio, invece, stato dell'economia molto terziarizzata, dove in poche settimane il Covid ha bruciato 900 mila posti di lavoro (per metà rientrati) e ucciso 5.000 persone, sembra vincerà ancora Trump, ma di un soffio (2/3 per cento).

 

Discorso uguale e contrario vale per l’Iowa, uno stato rurale che, proprio per la sua economia per lo più agricola, ha retto il colpo, ma nel quale, comunque, la malattia sta crescendo a un tasso di + 94 per cento in un mese. Lì il risultato è previsto in completo equilibrio (o con Biden in leggero vantaggio di 2/ 3 punti).

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

E il Texas? Che ci fa lo stato repubblicano per eccellenza nel calderone degli swing states? Ci fa che da mesi, in Texas, si sono sommate due crisi: quella del prezzo del petrolio, ai minimi, e quella della malattia, con circa un milione di positivi e 20 mila morti. Una formula che per Trump potrebbe essere, a sorpresa, deleteria, tanto che i sondaggi più ottimisti lo danno in vantaggio di 2 o 4 punti. Un’inezia, in Texas.


Poi ci sono gli stati swing che, invece, stando ai sondaggi, non oscillano nemmeno un po’: uno di questi è il Wisconsin, stato nel quale vinse Trump, ma dove la malattia sta crescendo più rapidamente in questa terza ondata (+208 per cento dal 15 settembre, secondo Cnbc) e dove i sondaggi danno risultati euforizzanti per Biden (c’è chi azzarda persino +17). O la Pennsylvania, che, dopo aver scelto Trump nel 2016, oggi sembra intenzionata a scegliere Joe Biden (dato a +4) spinta forse dai numeri diffusi dal Fiscal Office che ha stimato che il deficit generato dal Covid nelle sue casse sarà di 5 miliardi di dollari e che 450 mila persone resteranno senza lavoro.

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ