PUBBLICITÁ

Il Covid-19 rimanda il congresso della Cdu

Daniel Mosseri

È il secondo rinvio dell'assemblea che doveva decidere il successore di Annegrett Kramp-Karrenbauer alla guida del partito. La decisione potrebbe cambiare gli equilibri interni ai cristiano-democratici tedeschi

PUBBLICITÁ

Il comitato esecutivo della Cdu ha rinviato il congresso del partito in programma a Stoccarda l’8 dicembre 2020 causa Covid-19. Sabato scorso i nuovi casi registrati di coronavirus sono stati oltre 14 mila. In queste condizioni, riunire 1.001 delegati e un centinaio di giornalisti sotto lo stesso tetto è impossibile. A metà gennaio, sarà lo stesso comitato a riconvocare il congresso, Covid permettendo. La proposta è uscita dal cappello della leader dimissionaria della Cdu Annegrett Kramp-Karrenbauer, (per brevitàAkk), ma la sua ratifica non era scontata, e i dirigenti del partito hanno discusso per cinque ore prima di accordarsi. Perché quello annunciato oggi è il secondo rinvio del congresso. La sua prima convocazione era stata decisa lo scorso febbraio, dopo le dimissioni annunciate proprio da Akk. Eletta alla guida dei cristiano democratici a dicembre 2018 con la benedizione della cancelliera, l’ormai ex-delfina di Merkel `caduta sulla Turingia quando lo scorso non ha impedito ai deputati regionali di convergere con quelli dei populisti di AfD su un candidato moderato. Un errore alla quale ha posto rimedio l’intervento diretto di Angela Merkel che definì allo stesso tempo l’azione “imperdonabile”.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Il comitato esecutivo della Cdu ha rinviato il congresso del partito in programma a Stoccarda l’8 dicembre 2020 causa Covid-19. Sabato scorso i nuovi casi registrati di coronavirus sono stati oltre 14 mila. In queste condizioni, riunire 1.001 delegati e un centinaio di giornalisti sotto lo stesso tetto è impossibile. A metà gennaio, sarà lo stesso comitato a riconvocare il congresso, Covid permettendo. La proposta è uscita dal cappello della leader dimissionaria della Cdu Annegrett Kramp-Karrenbauer, (per brevitàAkk), ma la sua ratifica non era scontata, e i dirigenti del partito hanno discusso per cinque ore prima di accordarsi. Perché quello annunciato oggi è il secondo rinvio del congresso. La sua prima convocazione era stata decisa lo scorso febbraio, dopo le dimissioni annunciate proprio da Akk. Eletta alla guida dei cristiano democratici a dicembre 2018 con la benedizione della cancelliera, l’ormai ex-delfina di Merkel `caduta sulla Turingia quando lo scorso non ha impedito ai deputati regionali di convergere con quelli dei populisti di AfD su un candidato moderato. Un errore alla quale ha posto rimedio l’intervento diretto di Angela Merkel che definì allo stesso tempo l’azione “imperdonabile”.

PUBBLICITÁ

 

I delegati Cdu si sarebbero dovuti riunire il 25 aprile per sostituire Akk, che oggi rinvia la propria uscita di scena per la seconda volta in otto mesi. Lo scorso 12 marzo, in piena pandemia, il congresso fu rimandato all’8 dicembre: una data scelta senza consultare alcun epidiemologo che forse averebbe consigliato di celebrare l’assise in piena estate.

 

PUBBLICITÁ

L’ingrato compito di ufficializzare il rinvio è toccato al segretario generale della Cdu, Paul Ziemiak. “Abbiamo valutato la possibilità di organizzare il congresso in via esclusivamente digitale ma questo non è possibile per questioni legali”, ha esordito Ziemiak, uno che preferirebbe liberarsi di Akk e delle Große Koalition di Merkel il prima possibile. Se la pandemia non darà tregua, ha rassicurato il segretario, “resta la possibilità di celebrare il congresso online e di votare la nuova leadership per corrispondenza”. Già leader della Junge Union, sezione giovanile del partito, Ziemiak rappresenta il fronte conservatore del partito che guarda con interesse alla candidatura di Friedrich Merz. Europeista, filo atlantico, favorevole a una semplificazione del del sistema fiscale, l’avvocato Merz è il principale antagonista della cancelleria e della sua cordata. Non è dunque un caso che proprio Merz abbia tuonato più di tutto contro il rinvio del congresso. “Il coronavirus non può essere una scusa”, ha affermato l’ex consulente di Blackrock ad Ard Magazine “e resto convinto che possiamo celebrare il congresso online”. E alla domanda del conduttore della breakfast tv sul perché insistesse per un congresso nonostante la gravità della pandemia, Merz è stato durissimo: “Questa cosa ormai l’ho notata da molte settimane: esistono parti considerevoli del partito che vogliono impedirmi di diventare presidente della Cdu”.

 

Di certo il congelamento di Akk non lo aiuta: privo di un incarico formale in seno al partito o al governo, Merz fatica a farsi strada non tanto fra i delegati, che lo conoscono, ma fra il grande pubblico. Non è questo il caso del suo concorrente Armin Laschet che corre per la scuderia merkeliana mentre governa i quasi 18 milioni di abitanti del Nord Reno-Vestaflia, il Land tedesco di cui è primo ministro. Laschet si presenta in ticket con il ministro federale della Salute, Jens Spahn, posizionato un po’ più a destra del governatore renano e molto ben conosciuto dai tedeschi. Né Laschet né l’altro candidato centrista Norbert Röttgen hanno protestato per il rinvio. Neppure il governatore bavarese Markus Söder sembra turbato, anzi. Quale leader della Csu (i cristiano-sociali), il congresso dei cristiano democratico non lo riguarda, ma meno tempo avrà il nuovo leader della Cdu per farsi le ossa prima del rinnovo del Bundestag alla fine del 2021, e più tempo Söder avrà per consolidare la sua immagine di papabile candidato cancelliere di Cdu e Csu uniti.

 

  

A dare ragione a Merz, invece, interviene il calendario elettorale: prima ancora delle legislative in autunno, il 2021 prevede una fitta agenda di elezioni in Germania. A marzo si rinnovano i Parlamenti di Baden-Württemberg e Renania-Palatinato, ad aprile si riapre il caso Turingia, piccola ma in grado di far cadere un presidente della Cdu. Seguono a giugno la Sassonia-Anhalt e poi le amministrative in Bassa Sassonia e ancora le regionali in Meclemburgo e a Berlino.

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Appuntamenti ai quali la Cdu farebbe molto male a presentarsi senza una leadership forte e consolidata.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ