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Nella Francia sotto coprifuoco aumentano i contagi e i complottisti di QAnon

Mauro Zanon

Il presidente Macron ha annunciato le nuove misure restrittive. Geografia della la rete complottista francese, dai gilet gialli a Raoult

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Parigi. Emmanuel Macron ha deciso di introdurre il coprifuoco dalle 21 alle 6 nelle zone di massima allerta, nell’Ile de France e in otto metropoli per almeno quattro settimane. Il governo francese ha decretato l’emergenza sanitaria, le misure di restrizione entreranno in vigore da sabato, e ci saranno dei sostegni economici per i settori più colpiti, come quello della ristorazione. Macron ha parlato a lungo ieri sera, non lo faceva dal 14 luglio, ma la Francia sta registrando un aumento corposo dei contagiati e, cosa che preoccupa di più, dei ricoveri in rianimazione negli ospedali. Macron ha spiegato perché queste misure sono importanti e perché è importante rispettare le regole per evitare di dover arrivare al lockdown più severo: anche in Francia, come altrove, la seconda ondata ha portato la cosiddetta “fatica da Covid”: c’è molta più insofferenza nei confronti delle chiusure.

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Parigi. Emmanuel Macron ha deciso di introdurre il coprifuoco dalle 21 alle 6 nelle zone di massima allerta, nell’Ile de France e in otto metropoli per almeno quattro settimane. Il governo francese ha decretato l’emergenza sanitaria, le misure di restrizione entreranno in vigore da sabato, e ci saranno dei sostegni economici per i settori più colpiti, come quello della ristorazione. Macron ha parlato a lungo ieri sera, non lo faceva dal 14 luglio, ma la Francia sta registrando un aumento corposo dei contagiati e, cosa che preoccupa di più, dei ricoveri in rianimazione negli ospedali. Macron ha spiegato perché queste misure sono importanti e perché è importante rispettare le regole per evitare di dover arrivare al lockdown più severo: anche in Francia, come altrove, la seconda ondata ha portato la cosiddetta “fatica da Covid”: c’è molta più insofferenza nei confronti delle chiusure.

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Mentre il contagio è ripreso, ci sono proteste, ribellioni, scetticismo e c’è anche QAnon, il complottismo organizzato. Fino a qualche mese fa, in Europa, QAnon era ancora un fenomeno marginale, ma ora, soprattutto in Francia, sta ampliando la sua sfera d’influenza. Il movimento QAnonista, come evidenziato da un rapporto pubblcato dal sito anti fake news NewsGuard, ha cominciato a mettere radici in Francia a fine 2019, con la creazione dell’account Twitter @QanonFrance, poi ha iniziato la sua espansione con la nascita del sito qanon-fr. Accanto a ciò, è stato lanciato ad aprile 2020 un canale YouTube, “Les deQodeurs”, per “analizzare l’attualità e i momenti importanti della storia in tutta sincerità e senza filtri”, come si legge nella discrezione. Attualmente conta 86mila adepti, cifre che fanno di esso uno dei vettori più influenti della QAnonsfera francese. C’è poi il sito dissept. Fondato a giugno per “informare i francesi manipolati dai media tradizionali”, figura già tra le 2.500 pagine web che generano più condivisioni, like e commenti.

 

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“Ognuno si interessa al movimento per le proprie ragioni, ma la mia impressione è che alla fine sia la possibilità di giustizia e di equità sociale che riunisce le persone, la speranza di un mondo migliore”, ha spiegato al Monde “Dan”, uno dei principali propagatori del verbo QAnonista in Francia. La crisi sanitaria del Covid-19 ha accelerato la diffusione di QAnon, anche se non ci sono ancora “personaggi pubblici né vetrine politiche” del movimento, dice al Monde Tristan Mendès-France, professore all’Università Paris Diderot ed esperto di culture digitali. “La galassia QAnon si sta diffondendo in varie comunità. Ci sono espressioni e simboli in certe manifestazioni dei gilet gialli, ma anche nell’universo delle cure alternative, dello yoga e della meditazione… Ci sono influencer, in particolare su Instagram, che divulgano queste teorie utilizzando come cavallo di Troia la lotta contro la pedofilia e il traffico di bambini”, analizza Mendès-France, prima di aggiungere: “E’ il vettore più contagioso di messaggi che si ritrovano anche nei gruppi anti 5G, antimascherine e anticonfinamento”.

 

E’ difficile fornire un numero esatto degli adepti di QAnon in Francia, così come definire il loro profilo tipo, perché si tratta di un movimento eterogeneo e sparso in differenti canali. Ma la giornalista Chine Labbe, autrice del rapporto sulla nebulosa QAnonista francese apparso su NewsGuard, ha spiegato al Point che la teoria cospirazionista di origine americana trova terreno fertile soprattutto tra i gruppi Facebook vicini ai gilet gialli e tra i fanatici di Didier Raoult, il virologo marsigliese adorato da Trump e fervente sostenitore della cura a base di clorochina per combattere il coronavirus. Su Facebook, è molto attivo il gruppo “Gilets Jaunes versus Pédocriminalité”, e su qanon-fr, “sito di reinformazione e resistenza”, come viene presentato dagli amministratori, Raoult è dipinto come il nuovo “Gesù”, che con “la santa clorochina” guarirà il mondo, l’unico che dice in pubblico “quello che i media nascondono”. Quest’estate, una pizzeria del Sesto arrondissement di Parigi, Pizza Girl, è stata oggetto di violente minacce sui social network da parte dei QAnonisti. Motivo? Dietro ai nomi della pizzeria e delle pizze, “Norwegian girl”, “French girl”, “Mexican girl” etc, la galassia QAnon francese era convinta che il proprietario e i suoi dipendenti nascondessero una rete di prostituzione infantile. Basta questo episodio per capire fino a che punto può spingersi il delirio QAnonista.

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