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EDITORIALI

Meglio ascoltare la Merkel sul lockdown

REDAZIONE

La Cancelliera annuncia nuove restrizioni contro il virus. L’obiettivo è prevenire

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Angela Merkel ieri ha riunito in videoconferenza i ministri presidenti dei sedici Länder per parlare delle nuove restrizioni da adottare contro la pandemia. Anche in Germania i contagi stanno aumentando, il ritmo è ancora moderato, si registrano circa 1.500 nuovi contagiati a settimana, e la cancelliera, che ha gestito la pandemia da scienziata guardando e studiando i numeri, ha detto che continuando così per Natale potrebbero esserci 19.200 contagiati al giorno. La Merkel è convinta che molte decisioni vadano prese a livello locale, che ogni Land debba stabilire, a seconda dei dati, quali sono le restrizioni da adottare – la sfida tra i ministri presidenti si sta facendo sempre più politica e a condurla è Markus Söder, leader bavarese che vorrebbe anche diventare il successore della cancelliera  –  ma alcune misure devono essere uguali per tutta la Germania: mascherine e distanziamento; una multa di cinquanta euro a chi fornisce dati falsi sui propri contatti a bar e ristoranti; regole su eventi pubblici (che non potranno ospitare più di cinquanta persone) e privati (con non più di venticinque) se i contagiati sono tra i 35 e i 50 ogni centomila abitanti. Merkel ha anche consigliato di limitare i viaggi, soprattutto nelle zone a rischio.

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Angela Merkel ieri ha riunito in videoconferenza i ministri presidenti dei sedici Länder per parlare delle nuove restrizioni da adottare contro la pandemia. Anche in Germania i contagi stanno aumentando, il ritmo è ancora moderato, si registrano circa 1.500 nuovi contagiati a settimana, e la cancelliera, che ha gestito la pandemia da scienziata guardando e studiando i numeri, ha detto che continuando così per Natale potrebbero esserci 19.200 contagiati al giorno. La Merkel è convinta che molte decisioni vadano prese a livello locale, che ogni Land debba stabilire, a seconda dei dati, quali sono le restrizioni da adottare – la sfida tra i ministri presidenti si sta facendo sempre più politica e a condurla è Markus Söder, leader bavarese che vorrebbe anche diventare il successore della cancelliera  –  ma alcune misure devono essere uguali per tutta la Germania: mascherine e distanziamento; una multa di cinquanta euro a chi fornisce dati falsi sui propri contatti a bar e ristoranti; regole su eventi pubblici (che non potranno ospitare più di cinquanta persone) e privati (con non più di venticinque) se i contagiati sono tra i 35 e i 50 ogni centomila abitanti. Merkel ha anche consigliato di limitare i viaggi, soprattutto nelle zone a rischio.

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“Sappiamo che i momenti più difficili devono ancora arrivare, soprattutto nei mesi autunnali e invernali – ha detto la cancelliera – ma sappiamo anche che possiamo contrastarli con le misure giuste”. Le misure giuste, se decise in tempo e fatte rispettare da tutti, devono servire a evitare il lockdown e a tenere scuole e asili aperti, sono questi gli obiettivi che rimangono in cima alle priorità del governo di Angela Merkel, che intende affrontare la seconda ondata pronta a tutto pur di evitare di fermare  l’economia della nazione. La Germania è stata tra le nazioni che hanno gestito meglio la prima ondata della pandemia, adesso  teme l’impatto che una seconda ondata potrebbe avere su tutta la nazione e ha deciso di muoversi in tempo, di prevenire.  La Merkel ha detto di essere preoccupata. Meglio ascoltarla.  

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