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tv di stato

Gli arcinemici della Bbc

Gregorio Sorgi

Nella battaglia sul futuro della tv inglese Johnson sceglie due alleati conservatori e molto controversi

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Boris Johnson vuole scegliere due storiche firme conservatrici per cambiare volto alla Bbc. Il governo intende nominare due arci critici della tv di stato ai vertici del mondo della comunicazione, lanciando un avvertimento implicito alla dirigenza dell’emittente. Secondo le indiscrezioni del Sunday Times Johnson avrebbe chiesto a Charles Moore e Paul Dacre, due giornalisti vicini alla galassia euroscettica, di diventare rispettivamente presidenti della Bbc e di Ofcom, l’autorità di controllo sulle telecomunicazioni. Il ministro della Cultura Oliver Dowden non ha smentito il quotidiano, dicendo che “entrambi i candidati hanno dei punti di forza”. Tuttavia, il processo di nomina ancora non ha avuto inizio. I candidati dovranno essere selezionati da un comitato indipendente e non è detto che i nomi caldeggiati da Downing Street arrivino fino in fondo.

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Boris Johnson vuole scegliere due storiche firme conservatrici per cambiare volto alla Bbc. Il governo intende nominare due arci critici della tv di stato ai vertici del mondo della comunicazione, lanciando un avvertimento implicito alla dirigenza dell’emittente. Secondo le indiscrezioni del Sunday Times Johnson avrebbe chiesto a Charles Moore e Paul Dacre, due giornalisti vicini alla galassia euroscettica, di diventare rispettivamente presidenti della Bbc e di Ofcom, l’autorità di controllo sulle telecomunicazioni. Il ministro della Cultura Oliver Dowden non ha smentito il quotidiano, dicendo che “entrambi i candidati hanno dei punti di forza”. Tuttavia, il processo di nomina ancora non ha avuto inizio. I candidati dovranno essere selezionati da un comitato indipendente e non è detto che i nomi caldeggiati da Downing Street arrivino fino in fondo.

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Tuttavia, la scelta di Johnson avrebbe un significato simbolico. Da tempo i Tory si lamentano che la Bbc è diventata ostaggio dei progressisti e non rappresenta più il punto di vista dell’inglese medio. La nomina di due oltranzisti conservatori sarebbe una provocazione nei confronti dell’apparato liberal ed europeista che, secondo la vulgata del governo, controlla la tv di stato. Moore è una vecchia conoscenza di Johnson, che lo ha recentemente nominato come membro della Camera dei Lord. Entrambi sono due euroscettici di ferro e hanno diretto il settimanale Spectator in epoche diverse. Sarebbe paradossale affidare la presidenza della Bbc al giornalista e biografo di Margaret Thatcher. Moore è un critico feroce della tv di stato, che attacca ripetutamente nella sua rubrica settimanale sullo Spectator. Per capire il disprezzo che prova verso l’emittente basta leggere un suo articolo dello scorso gennaio: “La verità è che nessun direttore generale (...) può guidare la Bbc (...) La tecnologia non funziona più, e nemmeno il concetto (della tv di stato, ndr). La burocrazia è nemica della creatività. La Bbc può solamente essere una burocrazia”. Il titolo dell’articolo è altrettanto paradossale: “Perché non farò domanda per diventare il direttore generale della Bbc”.

 

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L’ultima provocazione di Moore alla tv di stato è di essere troppo timida e remissiva nei confronti del regime cinese. L’ex direttore del Telegraph sostiene la depenalizzazione del reato di evasione del canone tv, che lui stesso si è rifiutato di pagare nel 2010 come gesto di protesta verso il mancato licenziamento di due presentatori della Bbc. Non è un caso che mesi fa il governo aveva fatto trapelare l’intenzione di volere abolire la tassa, mettendo a rischio il modello economico dell’emittente. La nomina di Paul Dacre come presidente di Ofcom sarebbe altrettanto controversa. L’ex direttore del Daily Mail è un altro noto critico della tv di stato, che a suo dire pratica una “forma di marxismo culturale”. Per ventisei anni Dacre è stato il direttore del Daily Mail e uno degli uomini più potenti del giornalismo britannico. Diversi primi ministri sia conservatori che laburisti – tra cui David Cameron alla vigilia del referendum sulla Brexit – hanno bussato alla sua porta per chiedergli un endorsement o un trattamento più amichevole. Dacre è un altro padre nobile della Brexit. Quando era direttore del Daily Mail, che vende oltre un milione di copie giornaliere e ha un grande seguito tra la base dei Tory, ha condotto una battaglia forsennata contro l’Ue che ha radicalizzato l’opinione pubblica molti anni prima del referendum. Dacre è stato l’autore della famosa prima pagina contro i giudici della Corte Suprema, etichettati come “nemici del popolo” per avere riconosciuto il diritto del Parlamento di votare per l’attivazione dell’articolo 50. La Bbc affronta minacce da più fronti. Una parte dell’opinione pubblica conservatrice è sempre più critica nei confronti dell’emittente. L’attore Laurence Fox ha creato un nuovo partito per sfidare la presunta egemonia del politicamente corretto. Una delle promesse chiave è la riforma di alcuni enti pubblici tra cui la Bbc. Nelle ultime settimane alcune figure vicine ai Tory hanno dato vita a GB News, un canale di centro destra presieduto dallo storico presentatore Andrew Neil. Un altro grande ex della Bbc.

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