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Kimberly Guilfoyle, la nuova star repubblicana

Greta Privitera

Alla convention del partito la compagna di Donald jr si è presa la scena

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Milano. Con la bocca spalancata, gli occhi sbarrati e le braccia tese verso il soffitto dell’Andrew Mellon Auditorium, di Washington Dc, Kimberly Guilfoyle ha chiuso il suo discorso pro Donald Trump urlando a squarciagola: “The best is yet to come”. E da Twitter è arrivata un’ondata immediata di commenti poco favorevoli. Gli utenti hanno invaso il social di meme che paragonavano Guilfoyle a Ursula, la strega cattiva della Sirenetta, oppure a Rita Repulsa, l’arcinemica dei Power Rangers. Stephen Colbert, nel suo Late Show, ha detto che Guilfoyle urlava così tanto che per la prima volta nella sua vita ha dovuto abbassare il volume su C-SPAN, un canale via cavo dedicato all’attualità.

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Milano. Con la bocca spalancata, gli occhi sbarrati e le braccia tese verso il soffitto dell’Andrew Mellon Auditorium, di Washington Dc, Kimberly Guilfoyle ha chiuso il suo discorso pro Donald Trump urlando a squarciagola: “The best is yet to come”. E da Twitter è arrivata un’ondata immediata di commenti poco favorevoli. Gli utenti hanno invaso il social di meme che paragonavano Guilfoyle a Ursula, la strega cattiva della Sirenetta, oppure a Rita Repulsa, l’arcinemica dei Power Rangers. Stephen Colbert, nel suo Late Show, ha detto che Guilfoyle urlava così tanto che per la prima volta nella sua vita ha dovuto abbassare il volume su C-SPAN, un canale via cavo dedicato all’attualità.

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Ma nonostante i suoi siano stati sei minuti lunghissimi in cui ha alternato momenti di furia – che coincidevano con le accuse ai democratici di socialismo, di voler tagliare i fondi alla polizia e di essere amici della Cina – a sorrisi a trentadue denti – bianchissimi, peraltro – mentre inneggiava al grande lavoro degli ultimi quattro anni di Donald Trump, è fuori dubbio che Guilfoyle è stata la vera star del primo giorno della convention repubblicana.

 

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Se in America è un volto noto, nel resto del mondo pochi sanno chi sia. Prima di tutto è la girlfriend di Donald Trump jr, 41 anni, il più grande dei figli del Commander-in-chief. I due si sono fidanzati nel 2018, nell’anno in cui Donald Jr. ha chiuso il divorzio con la madre dei suoi cinque figli, Vanessa Haydon . A leggere il curriculum di Guilfoyle è impossibile non notare quante volte appaia la parola “ex”. È un ex avvocato, un ex pubblico ministero, un ex conduttrice di Fox News, un’ex modella, l’ex moglie di Gavin Newsom, attuale Governatore democratico della California, e anche ex moglie dell’imprenditore Eric Villency, da cui ha avuto un figlio. Oggi, oltre a essere la possibile futura nuora di Donald Trump, è la presidente del Trump Victory Finance Committee 2020, l’organizzazione che si occupa di raccogliere fondi per la campagna elettorale, in vista del voto del 3 novembre prossimo.

 

Guilfoyle è nata a San Francisco, ma ci tiene sempre a ricordare di essere un’americana di prima generazione: sua madre Mercedes era di Aguadilla, Puerto Rico, mentre il padre è nato in Irlanda. Durante i suoi sei minuti di passione, Guilfoyle ha raccontato che lei sa quanto sia pericolosa l’agenda socialista. “Mia madre, Mercedes, era un’insegnante di sostegno. Mio padre, anche lui immigrato, è venuto in questa nazione alla ricerca del sogno americano. Ora, considero mio dovere lottare per proteggere quel sogno”, ha detto quasi emozionata. Poi, arrabbiattissima, ha aggiunto: “Non si deve permettere ai rivoltosi di distruggere le nostre città. I trafficanti di droga e di sesso non dovrebbero poter attraversare il nostro confine. Le stesse politiche socialiste che hanno distrutto posti come Cuba e il Venezuela non devono mettere radici nei nostri paesi e nelle nostre scuole”.

 

Nel suo discorso, le accuse ai democratici sono state pesantissime. A un certo punto si è rivolta direttamente ai telespettatori e guardando dritta in camera ha sparato una raffica di domande: “Questa elezione è una battaglia per proteggere l'anima americana. La tua scelta è chiara: sostieni la cancel cuture? Le élite cosmopolita di Nancy Pelosi, Chuck Schumer e Joe Biden? Pensi che la colpa sia dell’America? Oppure credi nella grandezza americana? Credi in te stesso? Nel presidente Trump? Nella responsabilità individuale e personale?”. Poi è passata al racconto di un futuro distopico se l’America passerà la Casa Bianca ai democratici: “Vogliono distruggere questo Paese e tutto ciò per cui abbiamo combattuto e che abbiamo a cuore. Vogliono rubare la tua libertà. Vogliono controllare ciò che vedi, pensi e credi in modo che possano controllare come vivi. Vogliono renderti schiavo dell’ideologia della vittima debole, dipendente e liberale al punto che non riconoscerai questo paese o te stesso”.

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Intanto, i giornali americani dicono che Guilfoyle stia diventando una figura fondamentale per la conservazione del trumpismo, fatto a pezzi dagli ultimi mesi di pandemia e di disordini civili che ne hanno rivelato tutti gli aspetti più deboli. Il Times Magazine ha scritto che lei e il fidanzato Donald jr. “sono centrali per la raccolta fondi, e insieme cercano di accumulare il tesoro di guerra” necessario a Donald Trump per accorciare quella che oggi sembra una distanza impressionante dalla vittoria di novembre. Ma come dice Guilfoyle: the best is yet to come.

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