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L’Europa non è solo un mercato

Redazione

Parigi vuole un meccanismo robusto che leghi i fondi al rispetto dello stato di diritto

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L’Europa non è soltanto un mercato, “è un progetto politico e culturale”, ha scritto su Twitter Clément Beaune lanciando la sua intervista al Financial Times. Beaune è appena diventato sottosegretario per gli Affari europei dopo aver lavorato come consigliere per l’Europa all’Eliseo, e in questa sua nuova veste molto più ciarliera dice: la Francia vuole creare un meccanismo robusto che leghi il rispetto per lo stato di diritto all’accesso al Recovery fund.

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L’Europa non è soltanto un mercato, “è un progetto politico e culturale”, ha scritto su Twitter Clément Beaune lanciando la sua intervista al Financial Times. Beaune è appena diventato sottosegretario per gli Affari europei dopo aver lavorato come consigliere per l’Europa all’Eliseo, e in questa sua nuova veste molto più ciarliera dice: la Francia vuole creare un meccanismo robusto che leghi il rispetto per lo stato di diritto all’accesso al Recovery fund.

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Il testo finale del vertice europeo che ha approvato il fondo faceva giusto una breve menzione della questione nell’ambito della protezione degli interessi finanziari dell’Ue, e non in caso di rischi gravi o avverati di violazione dello stato di diritto. La Commissione era stata però invitata a presentare un meccanismo con un voto a maggioranza ed è a questo che fa riferimento Beaune quando afferma: “Non possiamo dire ai cittadini francesi, polacchi, ungheresi ed europei che abbiamo una solidarietà finanziaria ma non ci preoccupiamo che vengano rispettate le regole della democrazia, il pluralismo dei media e l’uguaglianza dei diritti”. Secondo il ministro francese, la difesa dello stato di diritto è “una questione esistenziale”, e non si tratta di voler fare i maestrini dell’ovest con gli alunni indisciplinati dell’est: il meccanismo non è fatto per colpire ex ante qualche paese, ma se un governo vìola le regole “ci devono essere delle sanzioni, finanziarie e legali”.

  

La Francia è alleata con i paesi del nord e con l’Olanda su questo punto (su tutto il resto, come si sa, trovare l’accordo è stato molto complicato) diventato ancora più rilevante da quando in Ungheria è stato silenziato un grande sito di opposizione e da quando la Polonia ha deciso di uscire dal trattato per la protezione delle donne contro gli abusi domestici. Beaune rilancia così la sua visione per l’Europa e aggiunge: bisogna trovare le risorse per ripagare il debito comune, questa è la battaglia che va vinta adesso.

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