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Il comico antisemita Dieudonné M’bala M’bala è fuori da Facebook e Instagram

Mauro Zanon

Le piattaforme social hanno bannato l'attore francese che con Alain Soral aveva fondato "La liste antisioniste"

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Parigi. A fine giugno, era stato cacciato da Youtube in seguito a ripetute “violazioni del regolamento” della piattaforma di condivisione video. Ora, il comico francese Dieudonné M’bala M’bala, pluricondannato dalla giustizia per aver tenuto discorsi negazionisti e antisemiti, è stato bandito a vita anche da Facebook e Instagram. “Dieudonné M’Bala M’Bala ha ripetutamente violato le nostre regole in materia di discorsi d’odio, pubblicando dei contenuti che deridono le vittime della Shoah o utilizzando dei termini disumanizzanti nei confronti degli ebrei”, ha detto Facebook al Monde.

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Parigi. A fine giugno, era stato cacciato da Youtube in seguito a ripetute “violazioni del regolamento” della piattaforma di condivisione video. Ora, il comico francese Dieudonné M’bala M’bala, pluricondannato dalla giustizia per aver tenuto discorsi negazionisti e antisemiti, è stato bandito a vita anche da Facebook e Instagram. “Dieudonné M’Bala M’Bala ha ripetutamente violato le nostre regole in materia di discorsi d’odio, pubblicando dei contenuti che deridono le vittime della Shoah o utilizzando dei termini disumanizzanti nei confronti degli ebrei”, ha detto Facebook al Monde.

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Non è una pubblicazione recente ad aver spinto l’azienda statunitense a prendere un provvedimento così drastico, cancellando le sue pagine sia sulle reti Facebook sia su quelle Instagram, ma l’insieme della sua attività sui due social, contraria alle condizioni di utilizzo e alle norme deontologiche. “Con il suo comportamento, non ha rispettato le nostre regole sull’odio organizzato. Di conseguenza, in conformità con la nostra politica sugli individui e le organizzazioni pericolose, abbiamo bandito in modo permanente Dieudonné M’Bala M’Bala da Facebook e da Instagram. Bandire una persona in modo permanente dai nostri servizi è una decisione che pesiamo sempre con attenzione, ma gli individui e le organizzazioni che attaccano gli altri sulla base di ciò che sono non hanno il loro posto su Facebook e Instagram”, ha precisato il gruppo statunitense.

 

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Secondo quanto riportato dell’Afp, la pagina Facebook di Dieudonné era seguita da 1,3 milioni di utenti prima della soppressione, mentre quella Instagram aveva 36mila followers. “Il muro della pagina Facebook di Dieudonné M’Bala M’Bala è finalmente crollato (…). Questa mattina l’aria è più respirabile sui social network. Un antisemita ha smesso di esprimersi”, ha commentato su Facebook la Ligue internationale contre le racisme e l’antisemitisme (Licra). In un comunicato, l’organizzazione ha parlato di una “grande vittoria”. Le chiusure delle pagine social del comico antisemita francese sono “il risultato di un lungo lavoro portato avanti dalle nostre squadre e dai nostri avvocati che alla fine ci ha ripagato. Le sue pubblicazioni hanno provocato dei danni gravi e irreparabili tra i giovani e hanno contributo per anni a banalizzare l’ossessione per gli ebrei dando nuova linfa al negazionismo di Robert Faurisson”, ha aggiunto la Licra. Il “torrente d’odio”, come lo ha definito l’associazione, smetterà dunque di scorrere su Facebook e Instagram attraverso i canali ufficiali di colui che dopo gli attentati di Charlie Hebdo e del supermercato kosher Hyper Cacher diceva di sentirsi “Charlie Coulibaly”, associando lo slogan di sostegno al settimanale satirico (“Je suis Charlie”) al nome di Amedy Coulibaly, uno dei tre attentatori che hanno seminato la morte nella capitale francese nel gennaio 2015. Ma il colosso americano dovrà comunque essere particolarmente vigile: le possibilità che nascano nuovi account guidati  dall’umorista sono molto alte. Allo Zenith di Parigi, nel dicembre del 2008, aveva invitato Faurisson sul palco, dandogli il “Premio dell’infrequentabilità e dell’insolenza” per le sue tesi negazioniste. Nel 2009 ha creato con un altro noto antisemita, Alain Soral, responsabile del sito Égalité et Réconciliation, La liste antisioniste, presentandosi alle elezioni europee, ma registrando un flop clamoroso.

 

Con i soldi dell’Iran di Ahmadinejad, ha realizzato il film “L’antisemite”, dove appare ancora Faurisson. All’ex presidente iraniano, aveva consegnato anche la quenelle d’oro, un “premio” a forma del suo gesto più noto, ossia un saluto nazista al rovescio. Dopo essere stato espulso dalla Main d’or, teatro parigino in cui andavano in scena i suoi spettacoli da più di quindici anni, Dieudonné si è esibito in un autobus lo scorso 10 luglio, in un parcheggio del Diciassettesimo arrondissement, avvertendo i suoi fan tre ore prima dell’inizio per sfuggire alle autorità. Nessun teatro è più disposto ad ospitare gli sketch antisemiti di Dieudò, e da oggi nemmeno Facebook e Instagram. 

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