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All'Eurogruppo il nord batte il sud

David Carretta

Al posto di Centeno eletto l’irlandese Donohoe. Potrebbe essere l’uomo giusto

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I ministri delle Finanze della zona euro hanno eletto l’irlandese Pascal Donohoe per guidare l’Eurogruppo. In un voto che ha mostrato una spaccatura praticamente a metà sulla politica fiscale e macroeconomica da condurre nell’unione monetaria, i piccoli nordici hanno battuto i grandi e il club Med. La spagnola Nadia Calvino era sostenuta da Germania, Francia e Italia. Ma Donohoe potrebbe essere l’uomo giusto per restaurare l’autorità dell'Eurogruppo. “Make Eurogorup Great Again”, era lo slogan dei paesi della Lega Anseatica che lo hanno sostenuto. Gli anni di presidenza di Mario Centeno sono stati al di sotto delle aspettative. Il portoghese ha ottenuto un accordo sul Mes senza condizioni per la pandemia coronavirus. Ma per il resto si è limitato al ruolo di notaio delle divisioni tra i diciannove senza essere in grado di chiudere dossier importanti. Il bilancio della zona euro è stato prima svuotato di soldi e contenuto, e poi cancellato causa Recovery Fund. 

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I ministri delle Finanze della zona euro hanno eletto l’irlandese Pascal Donohoe per guidare l’Eurogruppo. In un voto che ha mostrato una spaccatura praticamente a metà sulla politica fiscale e macroeconomica da condurre nell’unione monetaria, i piccoli nordici hanno battuto i grandi e il club Med. La spagnola Nadia Calvino era sostenuta da Germania, Francia e Italia. Ma Donohoe potrebbe essere l’uomo giusto per restaurare l’autorità dell'Eurogruppo. “Make Eurogorup Great Again”, era lo slogan dei paesi della Lega Anseatica che lo hanno sostenuto. Gli anni di presidenza di Mario Centeno sono stati al di sotto delle aspettative. Il portoghese ha ottenuto un accordo sul Mes senza condizioni per la pandemia coronavirus. Ma per il resto si è limitato al ruolo di notaio delle divisioni tra i diciannove senza essere in grado di chiudere dossier importanti. Il bilancio della zona euro è stato prima svuotato di soldi e contenuto, e poi cancellato causa Recovery Fund. 

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L’unione bancaria è ancora in sospeso a causa della mancata firma dell’Italia sul nuovo trattato Mes e l’ostilità nordica alla garanzia sui depositi. Quando qualcuno ha violato apertamente le regole – emblematico è stato il caso del governo giallo-verde – Centeno ha lasciato fare. Eppure quanto accaduto tra il 2008 e il 2012 dovrebbe servire da insegnamento. Ai mercati finanziari bastano pochi minuti per accorgersi di debolezze latenti, su cui avevano chiuso gli occhi a lungo. Con i debiti sovrani che saliranno a livelli mai visti e i bilanci delle banche di nuovo pieni di crediti deteriorati – e con l’Italia troppo grande per essere salvata in una posizione più fragile di tutti gli altri – la minaccia dell’implosione della zona euro rischia di ripresentarsi molto presto. Donohoe dovrà avere la finezza, la creatività e l’arte del compromesso, ma anche la capacità di essere inflessibile se necessario, per guidare l’Eurogruppo in acque agitate.

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