PUBBLICITÁ

Merkel si carica l'Ue sulle spalle

David Carretta

Nel semestre alla testa del Consiglio la cancelliera tedesca vuole far uscire l'Unione dalla crisi economica e indirizzarla verso un futuro di ambizione e diritti. "L'Europa non è solo l'eredità del passato, è speranza e visione”

PUBBLICITÁ

Bruxelles. Angela Merkel si è candidata a entrare nel pantheon europeo, caricandosi sulle spalle la responsabilità di far uscire l'Unione Europea dalla sua più grave crisi economica per indirizzarla verso un futuro fatto di ambizione e diritti. "L'Europa non è solo l'eredità del passato, è speranza e visione per il futuro”, ha detto la cancelliera davanti al Parlamento europeo, illustrando il programma del suo semestre alla testa del Consiglio Ue. Sorprendendo i molti che si aspettavano il Recovery fund come prima priorità, Merkel ha esordito il suo intervento concentrandosi su democrazia, diritti fondamentali e stato di diritto come la questione principale tra i cinque punti della sua agenda per l'Ue. “I diritti fondamentali, i diritti civili e i diritti umani sono il bene più prezioso che abbiamo in Europa”, ha detto la cancelliera. “Una pandemia non può mai essere il pretesto per mettere fuori gioco i principi democratici”. Merkel ha ricordato che “i diritti fondamentali sono una conquista che ci unisce tutti nella nostra storia. Per me che ho vissuto 35 anni in un regime non democratico, la limitazione dei diritti durante la pandemia è stata una decisione difficile da prendere”. “L'Europa è qualcosa di vivo che possiamo modellare e cambiare. Non ci toglie capacità di azione. In un mondo globalizzato, ci da strumenti per agire”, ha spiegato Merkel. “Con l'Europa, e non senza, possiamo preservare le nostre libertà, convinzioni e opinioni”.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Bruxelles. Angela Merkel si è candidata a entrare nel pantheon europeo, caricandosi sulle spalle la responsabilità di far uscire l'Unione Europea dalla sua più grave crisi economica per indirizzarla verso un futuro fatto di ambizione e diritti. "L'Europa non è solo l'eredità del passato, è speranza e visione per il futuro”, ha detto la cancelliera davanti al Parlamento europeo, illustrando il programma del suo semestre alla testa del Consiglio Ue. Sorprendendo i molti che si aspettavano il Recovery fund come prima priorità, Merkel ha esordito il suo intervento concentrandosi su democrazia, diritti fondamentali e stato di diritto come la questione principale tra i cinque punti della sua agenda per l'Ue. “I diritti fondamentali, i diritti civili e i diritti umani sono il bene più prezioso che abbiamo in Europa”, ha detto la cancelliera. “Una pandemia non può mai essere il pretesto per mettere fuori gioco i principi democratici”. Merkel ha ricordato che “i diritti fondamentali sono una conquista che ci unisce tutti nella nostra storia. Per me che ho vissuto 35 anni in un regime non democratico, la limitazione dei diritti durante la pandemia è stata una decisione difficile da prendere”. “L'Europa è qualcosa di vivo che possiamo modellare e cambiare. Non ci toglie capacità di azione. In un mondo globalizzato, ci da strumenti per agire”, ha spiegato Merkel. “Con l'Europa, e non senza, possiamo preservare le nostre libertà, convinzioni e opinioni”.

PUBBLICITÁ

 

 

PUBBLICITÁ

La seconda priorità, quella su cui ha promesso di mettere tutte le sue energie, è la “coesione”, che tradotto è il Recovery fund, su cui occorre trovare un accordo il prima possibile. “La nostra economia è stata scossa fortemente. Milioni di posti di lavoro persi. Oltre alla preoccupazione per i posti di lavoro e la loro famiglia, i nostri cittadini vivono la paura della sopravvivenza economica. Tutti questi cittadini hanno bisogno del nostro sostegno comune”, ha spiegato Merkel. “Nessuno uscirà da solo da questa crisi” dovuta al coronavirus. Per la cancelliera, “la solidarietà è un investimento sostenibile. E' un investimento che avrà un ritorno”. C'è urgenza. “L'obiettivo comune è trovare rapidamente un'intesa perché abbiamo tutti un monito davanti agli occhi: l'abisso della crisi economica. Non possiamo perdere tempo perché a rimetterci sarebbero i più deboli”. Merkel ha chiesto “compromessi” a tutti, compreso il Parlamento europeo, che alza al voce su questioni come le risorse proprie del bilancio Ue, gli sconti sui paesi frugali o la condizionalità sullo stato di diritto. “In tanti stati membri gli oppositori dell'Europa stavano aspettando di usare la crisi per i loro fini. Dobbiamo dimostrare che un ritorno al nazionalismo non significa più controllo, ma meno controllo”, ha avvertito Merkel. Di fronte alla crisi economica serve "solidarietà straordinaria e la Germania è disposta a dimostrarla".

  

Protezione, digitalizzazione e responsabilità dell'Europa nel mondo sono le altre tre priorità di Merkel. “L'Europa deve fare sempre più affidamento sulle sue forze”, ha detto Merkel, facendo eco all'appello di Emmanuel Macron a dotare l'Ue di una vera sovranità. “Questa Europa è capace di grandi cose se è compatta e coesa”, ha ricordato Merkel, citando la quinta sinfonia di Beethoven. “Sono un'amante della musica ed è una gioia che la presidenza tedesca cada in un momento speciale. A dicembre Beethoven avrebbe compiuto 200 anni. La quinta sinfonia è sempre nuova. Ogni volta che la ascolto scopro cose nuove che mi colpiscono e lo stesso mi succede con l'Ue”, ha concluso la cancelliera, guadagnandosi una lunga standing ovation di gran parte dell'Europarlamento. Amici e avversari – ma non i nemici – sono tutti ai suoi piedi. Il futuro dell'Ue oggi dipende soprattutto da lei.

   

Manfred Weber, capogruppo del Ppe, ha citato un medico italiano di Bergamo, costretto a scegliere chi curare e chi far morire durante il picco dell'epidemia a causa delle restrizioni alle esportazioni di mascherine, per lanciare un appello a superare gli egoismi. Iratxe Garcia, capogruppo dei Socialisti&Democratici, ha detto di “contare sulla sua esperienza e sulle sue qualità tedesche per trovare un compromesso” sul Recovery fund. Dacian Ciolos, presidente dei liberali di Renew Europe, ha auspicato una presidenza tedesca “forte” per “rilanciare” il progetto europeo. Secondo la co-presidente dei Verdi, Ska Skeller, “la presidenza tedesca può dare un contributo fondamentale” sugli obiettivi climatici. “La Germania in questo semestre ha una grandissima responsabilità: mettere da parti gli egoismi e recuperare lo spirito europeo delle origini”, ha detto Raffaele Fitto, che presiede il gruppo dei Conservatori e riformisti europei. La miglior cartina al tornasole della capacità di leadership europea di Merkel è la posizione dell'estrema destra del gruppo Identità e Democrazia, di cui fa parte la Lega. “Lei la porta alla tomba l'idea europea”, ha accusato il leader di AfD, Jörg Meuthen: “L'idea dell'Europa è basata sulla libertà dell'individuo, sull'identità e tradizione. Lei vuole toglierla di mezzo con una multiculturalità senza limiti”. Secondo Meuthen, concedere solidarietà a italiani e spagnoli, che hanno più risparmi privati e case di proprietà dei tedeschi, “è uno stupro della libertà”.

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ