PUBBLICITÁ

editoriali

Trump sparge liquame

Redazione

Riprende propaganda per mentecatti e la rilancia davanti al mondo

PUBBLICITÁ

Il presidente americano Donald Trump ha scritto su Twitter che Martin Gugino potrebbe essere un “provocatore ANTIFA”. Gugino è l’uomo di 75 anni spinto a terra da due poliziotti a Buffalo e finito in ospedale senza avere fatto nulla. I due agenti sono stati sospesi dal servizio e c’è un’inchiesta in corso. Un episodio molto brutto in giornate che hanno visto molta violenza e se è stato notato è soltanto perché c’era una telecamera accesa a quattro metri di distanza. Il video è chiaro: i due potevano non sbattere l’uomo, che tra l’altro è smilzo e inoffensivo, contro il marciapiede.

 

PUBBLICITÁ

  

PUBBLICITÁ

Trump scrive che Gugino stava usando uno scanner per bloccare le comunicazioni della polizia: è una teoria del complotto presa da Oann (One American News Network), un canale tv di destra che è la versione turbo di FoxNews. Il reporter è Kristian Rouz, che ha lavorato per Sputnik, il canale del governo russo, e che di recente ha firmato “servizi” sul complotto del vaccino anti Covid ordito da Soros, Bill Gates e dal dottor Fauci. Come spesso succede, Trump ha scritto su Twitter pochi minuti dopo la messa in onda del servizio, in pratica guarda la tv e commenta davanti al mondo. Rouz ha preso il complotto da un sito di area che si chiama Conservative Treehouse, a sua volta ispirato da un anonimo utente di Twitter. E’ un caso di scuola di legittimazione del liquame. Finché lo dice un anonimo su Twitter non conta nulla, quando il presidente degli Stati Uniti ripete la stessa cosa sta rilanciando la disinformazione dal podio più in vista del pianeta. Per l’anziano in ospedale è la fine: ci saranno sempre fanatici in tutti gli angoli del paese a considerarlo “un provocatore antifa”, anche se in realtà è iscritto a un gruppo di lavoratori cristiani. Più in generale, sono anni che sappiamo che il concetto numero uno delle campagne di disinformazione contro le democrazie è far perdere la fiducia nelle informazioni, instillare il dubbio che nulla ha più senso, far credere che di ogni storia ci siano versioni opposte, aizzare e dividere, alludere a complotti. Lo sappiamo molto bene. Il risultato? Il presidente degli Stati Uniti continua a pompare invenzioni ridicole verso il numero più alto possibile di persone. E quando queste invenzioni toccano la massa diventano liquame pericoloso.

PUBBLICITÁ