Elogio delle leadership in trasformazione
Cambiare senza rinnegarsi si può. Le splendide simmetrie di Merkel e Macron
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Aiuto! Francia e Germania contro i paradisi fiscali, e i sovranisti non sanno che abito mettersi
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I miliardi del Recovery fund sono una brutta notizia per la fronda grillina
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E a palazzo come va?
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La scelta di Angela Merkel
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Europa ma non solo. Merkel e il miracolo della Germania diventata buona
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Gli stati non devono sprecare la virtù collettiva emersa dalla pandemia
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Buon compleanno, Angela Merkel
Si chiama uomo di stato ma è uomo di mutamento, o donna. Di movimento. Nuove opinioni, nuove posizioni. L’Europa ha in Emmanuel Macron e in Angela Merkel due esempi di flessibilità felice, che non è opportunismo, ma realismo e pragmatismo. Angela è stata a lungo ferma nell’ortodossia economica e finanziaria dei bilanci a posto e del rifiuto di mutualizzare debiti fatti senza riforme e senza sforzi di rilancio e crescita da paesi “colpevoli”. Come lei il suo ministro, competitore e compagno di strada Wolfgang Schäuble. Una posizione ferma per entrambi, dura o aspra per lui, argomentata con una sorta di egemonismo del buon senso da lei. Ma la stessa posizione, la stessa opinione, consiglio europeo dopo consiglio europeo, quali che fossero le obiezioni di alleati e partner. Come disse Lutero alla Dieta di Worms, di fronte alla richiesta di ritrattare la sua stessa coscienza: io sto qui e non mi muovo, non posso muovermi.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.