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L’autoritarismo al tempo del Covid

Redazione

Vargas Llosa sulla “pandemia pretesto per l’oppressione politica”

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Un mese fa, in una column sul País, il Nobel della Letteratura Mario Vargas Llosa aveva scritto: “Nessuno sembra accorgersi del fatto che nel mondo niente di tutto ciò sarebbe successo se la Cina Popolare fosse un paese libero e democratico, e non la dittatura che è. Almeno un medico autorevole aveva scoperto questo virus già da tempo e, invece di adottare le misure necessarie, il governo ha tentato di occultare la notizia, di mettere a tacere questa voce assennata (o queste voci assennate) e di impedirne la diffusione, come fanno tutte le dittature. Quindi, come a Chernobyl, è stato perso molto tempo in cerca di una cura. Il morbo è stato identificato solo quando ormai si stava già espandendo. Cambieranno finalmente idea i folli che pensano che l’esempio della Cina, ovvero il mercato libero con una dittatura politica, sia un buon modello per il Terzo Mondo? Non può essere così e ciò che è successo con il coronavirus dovrebbe aprire gli occhi ai ciechi”.

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Un mese fa, in una column sul País, il Nobel della Letteratura Mario Vargas Llosa aveva scritto: “Nessuno sembra accorgersi del fatto che nel mondo niente di tutto ciò sarebbe successo se la Cina Popolare fosse un paese libero e democratico, e non la dittatura che è. Almeno un medico autorevole aveva scoperto questo virus già da tempo e, invece di adottare le misure necessarie, il governo ha tentato di occultare la notizia, di mettere a tacere questa voce assennata (o queste voci assennate) e di impedirne la diffusione, come fanno tutte le dittature. Quindi, come a Chernobyl, è stato perso molto tempo in cerca di una cura. Il morbo è stato identificato solo quando ormai si stava già espandendo. Cambieranno finalmente idea i folli che pensano che l’esempio della Cina, ovvero il mercato libero con una dittatura politica, sia un buon modello per il Terzo Mondo? Non può essere così e ciò che è successo con il coronavirus dovrebbe aprire gli occhi ai ciechi”.

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Adesso Vargas Llosa lancia un appello assieme all’ex premier spagnolo José Maria Aznar, al filosofo Fernando Savater, allo scrittore cubano Carlos Montaner e alla venezuelana María Corina Manchado: “Alcuni governi hanno identificato un'opportunità per arrogarsi un potere eccessivo. Hanno sospeso lo stato di diritto e persino la democrazia rappresentativa e il sistema giudiziario. Nelle dittature di Venezuela, Cuba e Nicaragua la pandemia serve come pretesto per aumentare la persecuzione politica e l'oppressione”.

Con poche eccezioni, democrazia e libero mercato sono tornati nella regione sudamericana negli ultimi anni: Brasile, Uruguay, Ecuador, El Salvador e altri si sono lasciati alle spalle il modello socialista fallito. Ma la lotta ideologica continua nel Nicaragua di Ortega, negli stati falliti di Cuba e Venezuela, e in Argentina, Bolivia, Messico e alcuni stati dei Caraibi. La pandemia è una occasione ghiotta per i nemici della libertà. Vargas Llosa, fra i pochissimi insigniti del Nobel a essere davvero liberali, ce lo ricorda. Dovremmo ascoltarlo.

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