Il ghiaccio sottile della ripartenza
La Merkel calma l’insofferenza da lockdown e celebra l’interesse collettivo dell’Ue
La Germania cammina ancora “su un ghiaccio sottile”, ha detto ieri al Parlamento tedesco la cancelliera Angela Merkel, si va verso l’allentamento delle misure restrittive ma bisogna stare attenti e cauti. La Germania è al quinto posto a livello internazionale per numero di contagiati ma grazie a un’operazione intensiva e partita in fretta di test è riuscita a tenere molto basso il numero dei decessi da coronavirus. “Proprio perché i numeri ci danno qualche speranza – ha detto la cancelliera – Mi sento in obbligo di dirvi che questi risultati temporanei sono fragili. Non siamo fuori dai pericoli, non siamo nella fase finale della pandemia, questo è solo l’inizio”.
La Germania cammina ancora “su un ghiaccio sottile”, ha detto ieri al Parlamento tedesco la cancelliera Angela Merkel, si va verso l’allentamento delle misure restrittive ma bisogna stare attenti e cauti. La Germania è al quinto posto a livello internazionale per numero di contagiati ma grazie a un’operazione intensiva e partita in fretta di test è riuscita a tenere molto basso il numero dei decessi da coronavirus. “Proprio perché i numeri ci danno qualche speranza – ha detto la cancelliera – Mi sento in obbligo di dirvi che questi risultati temporanei sono fragili. Non siamo fuori dai pericoli, non siamo nella fase finale della pandemia, questo è solo l’inizio”.
I virologi in Germania come altrove continuano a ripetere che è necessario studiare ogni piccolo segnale durante la fase di transizione, perché il rischio di un secondo picco – per alcuni ravvicinatissimo, già a maggio, per altri più dilatato nel tempo – è molto alto, e vanificare il sacrificio sociale ed economico sostenuto fino a ora è un po’ come giocare d’azzardo: non s’addice a leader di buon senso. Se il ghiaccio sottile c’è in Germania, figurarsi negli altri paesi che non hanno avuto lo stesso percorso nell’emergenza. Ieri anche i francesi hanno dettagliato il loro piano di allentamento del lockdown sottolineando più volte che ogni passo deve essere verificato e valutato di volta in volta: come in Germania, anche in Francia molto potere sarà dato alle amministrazioni regionali, perché per una ripartenza sicura ci vuole un controllo capillare di quel che accade. Mentre l’insofferenza da lockdown cresce con il tempo – assieme ai dati negativi sull’economia – molti leader preparano il terreno per la danza fuori e dentro le misure restrittive, e molti altri invece giocano con questa insofferenza, legittimandola. La Merkel dice: bisogna stare attenti, la strada è lunga, ma abbiamo capito che se la facciamo insieme è un bene per tutti: “La Germania può prosperare solo se l’Europa prospera”, ha detto la cancelliera, l’interesse collettivo fa bene all’interesse nazionale.