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Un'altra occasione mancata

Redazione

Del fuggi fuggi da Londra causa Brexit ne approfittano tutti, tranne l’Italia

Il Regno Unito ha chiuso il 2018 con una crescita del pil nel quarto trimestre dello 0,2 per cento, dopo lo 0,6 dei tre precedenti. Nell’intero anno la ricchezza oltre Manica è cresciuta dell’1,4 per cento, mentre per il 2019 la Bank of England prevede un ulteriore rallentamento all’1,2. Colpa della Brexit. Visto dall’Italia in recessione da due trimestri consecutivi e che si avvia a inanellarne un terzo, con stime per il 2019 tra lo 0,2 e lo 0,6, c’è da essere invidiosi: l’Italexit di marca gialloverde ha già prodotto molti più danni senza uscire da alcunché, se non dalla più elementare logica politica, economica e sociale. Non solo. L’ipotesi di addio senza accordo dei britannici all’Unione europea ha scatenato la fuga di aziende e istituzioni, di cui beneficiano quasi tutti i paesi europei più forti, e in particolare l’Olanda. Dopo l’Agenzia del farmaco (Ema), trasmigrata ad Amsterdam causa sorteggio perso da Milano, il governo olandese ha comunicato che già 250 tra imprese e uffici hanno avviato lo spostamento nei Paesi bassi prima del 29 marzo (data della Brexit), in aggiunta alle 42 che si sono già trasferite e che hanno già creato 1.923 nuovi posti di lavoro, in gran parte di alto livello. L’Olanda offre benefici fiscali ed è vicina all’Inghilterra, ma anche l’Italia avrebbe potuto essere una meta attraente, almeno Milano e il nord. Se però nel novembre 2017 il nostro paese poteva giocarsela alla pari con gli altri, da allora l’appeal è colato a picco. L’attrattività e l’apertura alle aziende sono andate all’indietro: si va dall’annuncio di tribunali speciali per le banche al divieto di shopping domenicale. Il bilancio pubblico si è compromesso con la prima versione della manovra 2019, con lo sfondamento del deficit festeggiato sul balcone da Di Maio & Co. “E’ lì che è iniziata la discesa del pil”, dice il vicepresidente della Commissione di Bruxelles Valdis Dombrovskis. “Poi c’è stata la correzione, ma i danni all’economia erano già stati fatti”. Danni che saranno ancora maggiori quest’anno. La Brexit è un problema per tutti, ma per molti anche un affare. Il governo 5s-Lega si è messo d’impegno per moltiplicare il problema e azzerare le opportunità.

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