Il governo danese ha annunciato che i criminali stranieri dovranno scontare la propria pena a Lindholm, un'isola deserta (Foto Pixabay)

Il patto (col diavolo) per spingere i migranti su un'isola deserta

Gregorio Sorgi

Il governo danese accetta di mandare al confino i criminali stranieri per fare felice l'ultradestra

Gli immigrati irregolari diventano merce di scambio in Danimarca. Il governo ha annunciato che i criminali stranieri dovranno scontare la propria pena a Lindholm, un'isola deserta che dista 2 chilometri e mezzo dalla costa danese. La legge è stata oggetto di una trattativa tra i partiti della coalizione di centrodestra che governa il paese dal 2015. Il partito conservatore di ispirazione liberale Venstre, guidato dal premier Lars Rasmussen, ha inserito questa norma nella manovra in cambio dei voti dell'ultradestra.

 

Gli artefici della legge, i nazionalisti del Det Konservative Folkeparti, partner di minoranza della coalizione di governo con soli sei seggi al Parlamento danese, spiegano che l'isola deserta è l'unico rimedio per arginare la violenza dei migranti. Il partito scrive sul suo profilo twitter: “Gli stranieri deportati non hanno alcuna ragione di stare in Danimarca. Prima di deportarli nei loro paesi di origine, li manderemo sull'isola di Lindholm”. E aggiunge: “È l'unico modo per monitorare gli immigrati. Il problema è che molti dei condannati continuano a commettere dei crimini”.

 

Tuttavia, la legge ha una valenza ideologica, come sottolinea il capo del Partito socialiberale Morten Østergaard, che parla di una “politica simbolica senza fine”. Il grande assente dell'opposizione è stato il Partito socialdemocratico guidato da Mette Frederiksen, che ha assunto una posizione oltranzista contro l'immigrazione. Ha tagliato i rapporti con il Partito socialiberale, considerato troppo aperturista sul tema migranti, e si è avvicinato alle posizioni dell'ultradestra.

 

Tuttavia, il Konservative Folkeparti cerca di addolcire la pillola: spiega che ci sarà un servizio di navetta che collegherà l'isola di Lindholm alla costa danese. Gli immigrati irregolari “non saranno prigionieri”, potranno lasciare l'isola a proprio piacimento, ma la sera dovranno tornare a Lindholm e verranno ispezionati. Malgrado la goffa difesa dei sovranisti danesi, la legge è discriminatoria: vale solo per gli immigrati, ma non per i danesi che riceveranno un trattamento diverso per avere commesso lo stesso reato.

 
Inoltre, la scelta del luogo del confino aggiunge un tono sinistro alla vicenda: l'isola Lindholm viene attualmente usata dall'Istituto danese di veterinaria per svolgere degli esperimenti sulle malattie animali. Essendo disabitata, non c'è alcun rischio contagio. Gli scienziati dovranno smantellare i laboratori e bonificare l'isola per rendere operativo il carcere a partire dal 2021. Uffe Elbaek, leader di Alternative, un partito di ispirazione verde, accusa il governo di “un collasso umanitario”. E il Konservative Folkeparti non fa nulla per contenere le accuse di razzismo, anzi. Il video con cui hanno celebrato l'approvazione della legge raffigura un uomo nero con un abbigliamento islamico che viene trasportato su un'isola deserta. Per evitare fraintendimenti.

 

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