Horst Seehofer e Angela Merkel (foto LaPresse)

La Germania dice di avere trovato un accordo con Salvini sui migranti secondari

Redazione

Il ministro dell'Interno Seehofer annuncia in Parlamento che mancano solo le firme. Ma i dettagli dell'intesa restano ancora sconosciuti

La Germania e l’Italia hanno raggiunto un accordo sul respingimento dei migranti secondari, ma i termini e le condizioni dell’intesa sono ancora sconosciuti. L’annuncio è arrivato oggi dalla camera bassa del Parlamento tedesco, dove il ministro dell’Interno Horst Seehofer ha detto di avere trovato un compromesso col suo omologo Matteo Salvini. “Mancano solo le nostre firme. Ma per questo basteranno solo un altro paio di giorni”, ha annunciato Seehofer.

 

Chi sono i migranti secondari

I migranti secondari sono quei profughi che hanno già presentato una richiesta d’asilo nel paese di primo ingresso nell’Unione europea. Secondo le norme del diritto internazionale, in particolare quelle previste nel regolamento di Dublino, lo stato responsabile della gestione delle domande di asilo è quello di primo approdo. Le regole attuali penalizzano quindi i paesi vicini alle frontiere esterne dell’Ue, come l’Italia e gli altri paesi del Mediterraneo, che da tempo chiedono una modifica delle leggi internazionali.

 

Già siglati accordi con Spagna e Grecia

Seehofer punta molto sui respingimenti alle frontiere tedesche e ha inaugurato una politica intransigente sull’accoglienza dei migranti per tentare di recuperare consensi in Baviera. E’ qui che il bacino di elettori della Csu, guidata proprio dal ministro dell’Interno, si è andato via via avvicinando ai rivali del partito nazionalista di Alternative für Deutschland (AfD). Il mese scorso, il governo tedesco ha concluso accordi analoghi con Spagna e Grecia che prevedono il rientro dei profughi sconfinati in Germania nei paesi di primo ingresso nel giro di 48 ore.

 

  

La conclusione di questi accordi era stata prevista dal compromesso raggiunto tra i cristianodemocratici della cancelliera Angela Merkel (Cdu) e la Csu bavarese di Seehofer per la formazione del nuovo governo. Dalla metà del 2014 a oggi la Germania ha già accolto oltre 1,6 milioni di migranti e la “politica della porta aperta” inaugurata da Merkel ha rischiato di fare saltare l’accordo tra la Cdu e gli storici alleati bavaresi. Una crisi che aveva finito per avvantaggiare AfD, che ora è in forte ascesa.

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