Cuori e sondaggi stellari per Macron. Chi piange di più tra i rivali?
Domenica primo turno delle legislative francesi, secondo le rilevazioni il suo partito ottiene la maggioranza assoluta
Parigi. A rue de Solférino, sede del Partito socialista francese, si teme un “carnage”, una carneficina alle prossime elezioni legislative, che rinnoveranno l’Assemblea nazionale e potrebbero consegnare al partito dell’ex presidente François Hollande soltanto una trentina di scranni, contro i 284 della precedente legislatura. Arrivare a 50, “sarebbe il nirvana”, dice un candidato Ps, mentre osserva inquieto i risultati del primo turno delle legislative per i francesi all’estero: la République en marche (Lrm) dell’attuale capo di stato, Emmanuel Macron, ha fatto strage di cuori, ottenendo il maggior numero di voti in dieci delle undici circoscrizioni totali. Una prefigurazione di quello che accadrà il prossimo 11 e 18 giugno in tutta la Francia con il Ps relegato ai margini del Parlamento? Chissà.
L’ultimo sondaggio dell’istituto Ifop indica che Lrm, nonostante le ombre giudiziarie sul ministro della Coesione territoriale Ferrand e i mugugni sulla riforma del lavoro in arrivo, potrebbe ottenere tra i 350 e i 380 deputati, ampiamente al di sopra della maggioranza (289 seggi) necessaria per scongiurare il rischio di coabitazione con i neogollisti. Anche il “mélenchonismo”, che aveva mandato in sollucchero molti delusi del Ps, sembra intiepidirsi. La France insoumise di Mélenchon e il Partito comunista francese otterrebbero infatti, secondo le ultime rilevazioni, tra i 15 e i 25 deputati. A destra, i Républicains, in crisi di identità dopo la sconfitta di François Fillon e la crescente tentazione dei liberali del partito di raggiungere il porto macronista, andrebbero a occupare, assieme ai centristi dell’Udi, tra i 133 e i 153 scranni durante la prossima lesiglatura. Chi sta peggio di tutti, però, è il Front national di Marine Le Pen, danneggiato dai mal di pancia di Florian Philippot, dall’uscita di scena della giovane Marion e da un’inchiesta di Buzzfeed su alcuni candidati molto poco repubblicani. Il rischio, per il Fn, è quello di non ottenere neppure i 15 deputati necessari per formare un gruppo all’Assemblea nazionale.