La morsa di Erdogan sulla libertà di stampa
Arrestato Oğuz Güven, direttore editoriale del sito internet del quotidiano laico e d’opposizione Cumhuriyet. Intanto finiscono nel mirino di Ankara 102 operatori della Borsa di Istanbul
Si fa sempre più difficile la situazione dello storico quotidiano Cumhuriyet, che attualmente vede in carcere 10 tra giornalisti e membri del consiglio editoriale. L'accusa, per tutti, è di fare propaganda a favore di organizzazioni terroristiche curde e della presunta rete golpista di Gülen. L'editore del quotidiano, Akin Atalay, era stato arrestato con l'accusa di terrorismo al suo arrivo in Turchia dalla Germania l’11 novembre scorso. Dieci giorni prima, la polizia turca aveva fatto irruzione nella sede del quotidiano e arrestato il direttore Murat Sabuncu, insieme ad altri nove giornalisti e al vignettista Musa Kart.
L'ex direttore di Cumhuriyet, Can Dündar, scampato all’attentato di un nazionalista e da qualche mese riparato in Germania, nel maggio 2016 era stato condannato in primo grado insieme al capo della redazione di Ankara, Erdem Gul, a cinque anni e dieci mesi di carcere per aver pubblicato la notizia su un camion dell'intelligence di Ankara carico di armi e diretto in Siria. Le organizzazioni di difesa dei diritti umani hanno subito e nuovamente manifestato la loro preoccupazione per il rispetto della libertà di espressione.
Intanto nella morsa delle forze di sicurezza di Ankara è finita anche la Borsa di Istanbul: in un raid avviato questa mattina sono state fermate 57 persone, in sei diverse province. La procura di Istanbul ha spiccato 102 ordini di cattura per operatori finanziari sospettate di legami con il gruppo di Gülen.
Finora circa 49 mila persone sono state arrestate in Turchia in relazione al fallito colpo di stato, mentre 150 mila sono state indagate. Circa 145 mila tra funzionari pubblici, uomini della sicurezza e accademici, inoltre, sono stati sospesi o licenziati.