Le tricoteuses sono tornate a Yale
Roma. Si chiama Committee to Establish Principles on Renaming e c’è già chi lo paragona al Comité de salut public di robespierriana memoria. E’ la grottesca commissione per rinominare le aule e i palazzi di Yale che non si adeguano ai dettami dell’antirazzismo. E’ voluta dal rettore di Yale, Peter Salovey, dopo il caso del dormitorio del campus intitolato a John Calhoun, laureatosi nella storica università di New Haven e uno dei padri intellettuali della secessione degli stati confederati (a guidare il renaming anche Dante de Blasio, il figlio del sindaco di New York, che risiede nel campus). Nel novembre 2015 manifestazioni contro il razzismo nell’università scossero Yale, scatenando un dibattito interno sulla presenza di simboli e riferimenti al “suprematismo bianco”. Ad aprile, Salovey aveva deciso di mantenere il nome di Calhoun
La ghigliottina ancora non c’è nel campus più famoso d’America. Ci sono però le denunce anonime, i sit-in e i “trigger warnings” in grado di far rotolare la testa di un malcapitato che finisce sotto la mannaia ideologica. E’ il caso di Erika Christakis, docente a Yale di Psicologia infantile, che aveva osato lamentarsi che l’università era diventata “un luogo di censura e di divieto” dopo la richiesta degli studenti di bandire i costumi “offensivi” di Halloween. Da allora, sia Erika Christakis sia suo marito, Nicholas Christakis, anche lui docente a Yale, sono stati il bersaglio di una crociata rabbiosa di studenti-cacciatori di streghe. Fino a un filmato scioccante in cui circondano Nicholas, gli urlano insulti e ne chiedono le dimissioni, come le tricoteuses sotto la ghigliottina, che sferruzzavano per i loro bimbi mentre cadevano le teste sul patibolo. “Non devi dormire la notte”, “fai schifo”, gli urlano in faccia. I Christakis ricevono email minacciose, studenti rifiutano la laurea dalle loro mani, pochissimi colleghi firmano la lettera di solidarietà, tanto che quando il fisico Douglas Stone appone la sua viene messo in guardia per non aver tessuto l’elogio della forca: “Sarai il prossimo”. Risultato: Erika e Nicholas si sono dimessi.
E’ molto pessimista Donald Kagan, che ha lasciato la Cornell University per Yale nel 1969 di fronte all’inettitudine sulle proteste studentesche: “E’ molto difficile recuperare questa resa, la resa alla paura, alla violenza e alla calunnia”. E a chi fila le maglie dell’intolleranza con obbediente, fervido zelo.