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Editoriali

Ancora un’assoluzione per Boschi

Redazione

Caso Etruria. Arriva un'altra archiviazione per il padre di Maria Elena Boschi. Che cosa diranno adesso i giustizialisti un tanto al chilo?

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E’ stata archiviata l’accusa di bancarotta semplice nei confronti di Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi, attuale capogruppo di Italia viva alla Camera, e di altri 11 membri dell’ultimo consiglio di amministrazione di Banca Etruria. Il giudice del Tribunale di Arezzo Fabio Lombardo ha depositato la decisione finale sulla vicenda della liquidazione di Luca Bronchi, e ha disposto l’archiviazione per tutti gli indagati.

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E’ stata archiviata l’accusa di bancarotta semplice nei confronti di Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi, attuale capogruppo di Italia viva alla Camera, e di altri 11 membri dell’ultimo consiglio di amministrazione di Banca Etruria. Il giudice del Tribunale di Arezzo Fabio Lombardo ha depositato la decisione finale sulla vicenda della liquidazione di Luca Bronchi, e ha disposto l’archiviazione per tutti gli indagati.

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Il ruolo degli ex consiglieri della banca e le condotte tenute sulla pratica della liquidazione dell’ex direttore generale dell’istituto di credito – ha stabilito il giudice – non sono penalmente rilevanti. “Ancora un’archiviazione per mio padre su Banca Etruria. Chissà dove sono ora coloro che in questi anni ci hanno insultato, offeso, minacciato. Ma oggi è un giorno bello: la verità è più forte del fango”, ha detto ieri Maria Elena Boschi commentando l’ennesima archiviazione dopo quella per l’accusa di bancarotta fraudolenta.

 

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“Ci sono i giustizialisti, cioè quelli per cui alla prima notizia sulla stampa relativa a un avversario politico lo crocifiggono perché colpevole. Poi ci sono i garantisti (che sono quelli che hanno letto la Costituzione) per cui c’è la fiducia nella magistratura, nella consapevolezza che non può essere un giornalista o un procuratore a emettere una sentenza ma ci vuole un giudice”, ha commentato Ettore Rosato dopo l’archiviazione.

 

Giusto. Per troppi anni media e politici rancorosi se la sono presa con l’ex ministra nel tentativo di strappare uno strapuntino nel gran covo dei giustizialisti. D’altronde, il giustizialismo è diventato una posizione di comodo, utile a vendere libri e giornali nella incuranza delle ricadute sulla vita delle persone. Non soltanto le colpe non devono ricadere su quella dei figli, ma adesso si sa con certezza che non c’è stata proprio alcuna colpa.

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