Stress test, monitoraggi degli indici di solvibilità e moral suasion sulla cautela nella distribuzione dei dividendi: la vigilanza di Francoforte risulta intensa e a volte pressante, come lamentano i banchieri. Ma di fatto è efficace
Da giorni si sente dire che l’Europa è al riparo dal contagio del crac delle banche californiane e anche dalla crisi di Credit Suisse, che ieri ha subìto un altro crollo sui mercati a riprova del fatto che la vicenda è tutt’altro che risolta, perché i suoi istituti di credito sono solidi e ben patrimonializzati, più di quelli americani. In realtà, è vero solo a metà. Le grandi banche statunitensi, quelle con attività oltre i 250 miliardi di dollari, sono solide e liquide quanto e più di quelle europee. Ma questo non vale per le banche regionali come Svb. Nel 2018, sotto la presidenza di Donald Trump, è avvenuto un deciso allentamento delle regole di vigilanza perché si voleva dare al sistema del credito un maggior grado di flessibilità.
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