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la trattativa

Tim apre il dialogo con Kkr: il cda apprezza l'offerta ma chiede un miglioramento

Mariarosaria Marchesano

Dopo un infinito tira e molla, è iniziata una trattativa sull’infrastruttura di rete dell’ex monopolista. In attesa che il governo concerti una linea, il consiglio guidato da Pietro Labriola ha chiesto al fondo americano di rivalutare l'aspetto economico. 

L’anno scorso era stato (anche) l’immobilismo del cda di Telecom a far naufragare la possibilità di un’opa del fondo americano Kkr sul gestore telefonico. Questa volta il consiglio presieduto da Salvatore Rossi e guidato da Pietro Labriola ha voluto evitare che si ripetesse la stessa situazione e, in attesa che Palazzo Chigi concerti una linea, nella riunione di oggi pomeriggio ha deciso di chiedere a Kkr di migliorare la sua offerta. Sotto il profilo economico, naturalmente, poiché quella attuale, scrive il cda, “non riflette il valore dell’asset”. La risposta in serata del fondo non si è fatta attendere e tramite il suo portavoce ha dichiarato di essere pronti a dialogare con il board “nel rispetto degli obiettivi strategici di Tim”. Che cosa vuol dire questo botta e risposta? Che dopo un infinito tira e molla, è iniziata una trattativa sull’infrastruttura di rete dell’ex monopolista. Che le parti si stanno per sedere a un tavolo dove il convitato di pietra è il governo, con la sua prerogativa di utilizzo della Golden Power e il peso della partecipazione di minoranza al capitale che possiede tramite Cdp.

Nei giorni scorsi era stato proprio Kkr a chiedere di poter prolungare la validità della sua offerta di quattro settimane per dare più tempo al governo di valutare le sue mosse, ma il consiglio di Telecom era chiamato comunque a fornire una prima valutazione nell’interesse dei suoi azionisti, in primis la francese Vivendi che è socio di riferimento. Ebbene, la scelta è stata di procedere con prudenza a una mezza apertura nei confronti del fondo Usa, al quale viene concessa la possibilità di accedere ad alcuni “elementi informativi” sulla situazione di Telecom in cambio di ulteriori indicazioni per comprendere meglio la parte economica della proposta. Insomma, se non è proprio l’avvio di una due diligence, poco ci manca.

In tutto questo il governo che fa? L’avvio formale di una trattativa tra Telecom e Kkr non esclude che si possa arrivare ad una soluzione allargata a un ruolo dello stato-Cdp nella gestione dell’asset rete fermo restando i vincoli europei e di Antitrust. Comunque, qualcosa si è mosso e per il complicato dossier Telecom è l’inizio di una nuova fase. 

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