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C’è un legame storico molto stretto tra l’argento e il populismo

Maurizio Stefanini

L’ultima campagna borsistica si è quietata, ma c’è un copione che si è ripetuto di frequente quando si tratta del metallo prezioso: va da Esiodo ai no Euro 

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La rivoluzione populista dell’argento sembra rientrata. Arrivato sui 30 dollari l’oncia alle quotazioni massime da otto mesi, è poi sceso del 5,6 per cento, fino a 27,7. E questo punto c’è chi dubita anche che davvero il rally sia arrivato  da quei piccoli investitori di Reddit che già avevano lanciato la sfida agli hedge fund puntando non solo su GameStop ma anche se altre cose dal gusto vintage. Quest’ultima altalena ha sottolineato ancora una volta il rapporto curioso tra argento e populismo

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La rivoluzione populista dell’argento sembra rientrata. Arrivato sui 30 dollari l’oncia alle quotazioni massime da otto mesi, è poi sceso del 5,6 per cento, fino a 27,7. E questo punto c’è chi dubita anche che davvero il rally sia arrivato  da quei piccoli investitori di Reddit che già avevano lanciato la sfida agli hedge fund puntando non solo su GameStop ma anche se altre cose dal gusto vintage. Quest’ultima altalena ha sottolineato ancora una volta il rapporto curioso tra argento e populismo

    
Dopo che Esiodo ebbe posto l’età dell’argento come prima epoca di decadenza dopo l’età dell’oro, l’importanza dell’argento nel sistema monetario romano è ricordato dai 30 denari per cui Giuda tradì Gesù, e finì per impiccarsi. “Dracula's Legacy”, film del 2000, spiegava che la corda si era spezzata e Giuda si era trasformato nel vampiro: maledetto per l’eternità, e appunto terrorizzato dal metallo che gli ricordava il tradimento. Questa trama spiega perché da sempre nel folklore l’argento tiene lontane streghe e vampiri e ammazza i licantropi. In inglese si definisce “silver bullet” una soluzione rapida e definitiva a un problema grave. Solo che a volte queste metaforiche “pallottole d’argento” esistono. Ad esempio, quando fu inventata la penicillina. Più spesso, sono il classico rimedio semplicista evocato, appunto, da politici populisti. Per i No Euro una “pallottola d’argento” è  stampare moneta a man bassa. L’hanno ribattezzata “politica monetaria moderna”, ma in effetti, prima ancora che nel Venezuela chavista, nello Zimbabwe di Mugabe o nella Germania di Weimar fu utilizzata dalla Spagna degli Asburgo dopo che era riuscita a mettere le mani sull’argento delle Americhe. E la massa di moneta coniata scatenò la famosa Rivoluzione dei prezzi, che finì per uccidere la stessa potenza spagnola.

   
Più di recente, proprio la richiesta di una “teoria monetaria moderna” basata sull’argento fu all’origine del People’s Party, il partito americano che ha dato al mondo il nome stesso del populismo. Movimento di piccoli agricoltori indebitati, il People’s Party voleva azzerarne il fardello innescando l’inflazione attraverso la coniazione di monete d’argento, accanto a quelle di oro. I populisti alle presidenziali del 1892 presero l’8,5 per cento del voto popolare e cinque stati, e alle mid term del 1894 arrivarono al 10. Nel 1896 confluirono nell Partito democratico dando il candidato alla vicepresidenza. William Jennings Bryan utilizzò uno slogan argentifero: “Tu non crocifiggerai l’umanità su una croce d’oro”. Perse, ma restò nell’immaginario collettivo. Oggi molti storici ritengono che combatteva i “padroni dell’oro” perché si faceva inconsapevolmente utilizzare da “padroni dell’argento”. 
  

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